di Ansa

PALERMO, 21 GIU Il sindaco di Palermo Roberto
Lagalla stamattina ha deposto una corona di fiori davanti al
monumento di piazza XIII Vittime, dedicato “Ai caduti nella
lotta alla mafia”. Il primo cittadino, dopo qualche minuto di
silenzioso raccoglimento, rivolgendosi ai giornalisti ha detto:
“E’ un atto doveroso che spero serva a chiudere definitivamente.
un capitolo che ha avvelenato dolorosamente la campagna
elettorale. Ora è il tempo di fare e di dimostrare
indiscutibilmente la tensione civile e l’impegno per la legalità
di questo nuovo governo della città”.
Prima della cerimonia sul posto sono arrivati alcuni giovani
del movimento artistico “Our Voice” che hanno esposto uno
striscione con la scritta: “Sindaco Lagalla prima di commemorare
le vittime di mafia si distacchi dagli uomini condannati per
fatti di mafia”.
Ai fini giuridici Cuffaro e Dell’Utri hanno scontato le loro
pene. Condannati per reati di mafia non devono gestire la
politica. Dell’Utri è stato mandato da Berlusconi in persona.
Non possiamo legittimarli”, ha detto Jamil El Sadi, del
movimento “Our Voice”.
Immediata la risposta di Lagalla: “Siamo in democrazia ed è
normale l’espressione civile delle opinioni. Ognuno può
manifestare liberamente il proprio pensiero. Rispetto il parere
di tutti. È evidente e non c’è bisogno di dimostrarlo, che per
noi, sul piano della legalità e della lotta alla mafia non si
arretra di un passo”.
E mentre il sindaco si allontanava dalla piazza i giovani gli
hanno gridato contro: “Fuori la mafia dallo Stato”. (ANSA).
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