Città del Vaticano - Aveva incontrato il Papa due giorni prima, ma non gli aveva detto nulla.
Nativo di Cuneo, ma torinese d'adozione, Giorgio Marengo è tra i futuri cardinali voluti dal Papa nel prossimo Concistoro di fine agosto. Missionario della Consolata, il vescovo Giorgio Marengo, classe 1974, da due anni Prefetto Apostolico di Ulaanbaatar in Mongolia, per volontà di Papa Francesco sarà nel prossimo concistoro che ne farà un cardinale.
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Dopo gli studi di Filosofia e il dottorato in Missionologia a Roma, Giorgio Marengo ha emesso la professione perpetua il 24 giugno 2000 come missionario della Consolata, ed è stato ordinato sacerdote nel 2001.
Lo sguardo all'Asia sin dal 2001 con diversi incarichi al Ministero pastorale in Mongolia ad Arvaiheer, come primo missionario dell’I.M.C. in Mongolia; come consigliere Regionale Asia, Superiore per la Mongolia e Parroco di Maria Madre della Misericordia ad Arvaiheer. Poi due anni fa Papa Francesco lo ha nominato Prefetto Apostolico di Ulaanbaatar (Mongolia) e ora lo sceglie come cardinale, proprio nei giorni in cui è a Roma insieme ad una delegazione di Autorità buddiste della Mongolia a trent'anni dall'inizio delle relazioni diplomatiche con la Santa Sede e della presenza dei cattolici nel Paese asiatico. Proprio con loro condivide la gioia di una nomina, che "qui" dice, " ha più risonanza che nella mia piccola comunità" in Mongolia in cui porterò la notizia con grande gioia.
Monsignore Giorgio Marengo pochi prima della nomina aveva sentito incontrato il Papa. Che non gli aveva rivelato nulla
Padre Marengo ha saputo della nomina a cardinale domenica 29 maggio dopo aver celebrato la messa dell’Ascensione in una comunità delle suore missionarie della Consolata, appena fuori Roma, «ed ero con due sacerdoti della Mongolia con i quali ho avuto appunto nei giorni scorsi l’udienza con Papa Francesco».
Terminata la messa una delle suore «mi è venuta incontro e ha iniziato a farmi gli auguri. Sinceramente non capivo il perché. A quel punto mi ha detto che il Santo Padre al termine del Regina Coeli aveva letto il mio nome tra quelli dei nuovi cardinali».
Due giorni prima della nomina aveva incontrato il Papa. Che non gli aveva preannunciato nulla. «Assolutamente, non ha detto niente su porpore cardinalizie o sull’annuncio che avrebbe fatto ieri! Abbiamo parlato di tante cose ma questo argomento non è stato proprio toccato».