Taormina - Il giorno dopo la ridicolizzazione subita dal duo comico Ficarra e Picone a Taormina, Nello Musumeci abbassa le penne e mette in dubbio la sua ricandidatura a Presidente della Regione Siciliana.
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«Io toglierò il disturbo»: per la prima volta Nello Musumeci tratteggia il proprio ritiro dalla corsa al secondo mandato. Il presidente della Regione ha espresso i propri dubbi sulla possibilità di ottenere la ricandidatura inaugurando a Catania la mostra «Agata» sulla patrona della città. E da lì ha costruito una analisi insieme ai presenti: la Regione – è la premessa - ha fatto molti interventi nel settore della cultura. Da qui in poi l'ammissione di Musumeci: «Per quelli che non sono finiti ci sarà il mio successore». E poco dopo ha aggiunto: «Io toglierò il disturbo».
Il governatore non ha voluto commentare le sue dichiarazioni con i giornalisti, limitandosi ad aggiungere «incontrerò la stampa nei prossimi giorni». Già di buon mattino Musumeci aveva rotto quel granitico profilo di «sicuro ricandidato» che da mesi si era costruito. Intervenendo all'assemblea nazionale di Federcasa, sempre nella sua Catania, aveva detto: «Il mio tempo sta per scadere. So che potrebbero costringermi a farmi da parte. Sono pronto a togliere il disturbo, se a qualcuno do fastidio...». Da lì in poi per tutta la giornata si sono rincorse voci sul ritiro della candidatura. E nel pomeriggio si era anche diffusa la voce che il presidente avesse anticipato questa intenzione a Ruggero Razza, all'assessore ai Trasporti Marco Falcone e all'assessore al Turismo Manlio Messina. Cioè agli uomini a lui più vicini dentro e fuori il suo partito.