Nel videoclip animato dell'ultima 'fatica' di Gianna Nannini, i poliziotti vengono disegnati una volta come maiali che picchiano una persona di colore
di Redazione

“Comprendo tutto, la libertà di opinione, l’intenzione di esprimere concetti e idee attraverso provocazioni, ma questo video è una offesa totale. Credo che la Nannini si sia fatta prendere la mano”. Gianni Tonelli, deputato della Lega e già segretario generale del sindacato autonomo di Polizia, commenta così il videoclip animato dell’ultima ‘fatica’ di Gianna Nannini nel quale i poliziotti vengono disegnati una volta come maiali che picchiano una persona di colore, con evidente richiamo al caso americano Floyd, e l’altra come maiali nell’uniforme del Reparto
Mobile.
“Sono messaggi devastanti – insiste Tonelli – non possiamo allevare le nuove generazioni facendo passare il concetto che chi fa rispettare le regole, e quindi la concordia e la pacifica convivenza, sia un’entità negativa addirittura da dover identificare come un suinoide. Le forze dell’ordine sono angeli che consentono a tutti di coltivare le proprie libertà, formandosi nel modo più pieno possibile”.
“Se la Nannini vuole fare una battaglia di civiltà appoggi la mia proposta delle telecamere sulle divise affinché tutti possano sapere la verità dei fatti quando accadono e vengono strumentalizzati dal solito partito dell’antipolizia, o quella sull’adozione di adeguati equipaggiamenti per chi viene fatto lavorare come un somaro, ma non è né un somaro né un maiale. Sono prontissimo a incontrarla – conclude – per illustrarle la condizione in cui gli operatori di Polizia da troppo e troppo bistrattati, lavorano, il disastro nel quale difendono un sistema che non li ricambia. Dubito che vorrà incontrarmi, la verità è un fardello. La invito a riflettere, e magari a ritirare il video”.
La bufera si è abbattuta sul videoclip che accompagna l’ultimo singolo, “L’aria sta finendo” di Gianna Nannini, un cartone animato dove si vedono poliziotti con fattezze di maiali che picchiano persone di colore.
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