Giorgio Rutelli aveva una Yaris scassata con un adesivo pro Obama-Biden. E Biden lo chiamò
di Redazione

Roma – “Quando venne a Roma nel 2011, per i 150 anni dell’Unità d’Italia, confessò al presidente Napolitano: “Se rinasco voglio essere italiano”.” Il racconto è dell’ex sindaco di Roma Francesco Rutelli.
Dipende dal suo essere cattolico? “Anche. Ha sempre difeso la sua fede con molta grinta, ma è soprattutto un uomo aperto, dal respiro internazionale”, prosegue Rutelli.
Di che tipo è la sua consuetudine? “Con lui ci siamo visti più volte al Congresso, una volta in Cile, e poi alla convention democratica del 2004 a Boston, dove io guidavo la delegazione dell’Ulivo. E’ un uomo gradevole, alla mano. Una volta al Congresso mi ha preso in giro: “Se avessi i tuoi capelli sarei già presidente”. E quando era sul palco dei Fori Imperiali per i 150 anni dell’Unità d’Italia gli feci vedere una foto che avevo sul cellulare: si vedeva la Yaris scassata di mio figlio Giorgio con sopra l’adesivo “Obama/Biden 2008”. Volle subito chiamarlo. Erano le 8,30 di domenica e Giorgio dormiva. Si presentò così: “Sono il vicepresidente degli Stati Uniti d’America”. E lui stava per battere giù il telefono”.
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