Attualità
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13/09/2023 16:02

Ragazza si getta in mare a Lampedusa e salva quattro migranti

di Ansa

Calcio: Palermo; Corini, ci abbiamo provato ma è finita pari
Calcio: Palermo; Corini, ci abbiamo provato ma è finita pari

“Salvare vite umane è
un’esperienza bruttissima e bellissima allo stesso tempo. Ieri
sera, per fortuna tutto è andato bene, ma purtroppo non finisce
sempre così”. Sono le parole di Francesca Matina, 31 anni,
lampedusana, che lavora per il marketing di un’azienda a
Palermo. E’ stata lei nel tardo pomeriggio di ieri, insieme a un
amico, a tuffarsi in mare alla Tabaccara, la parete rocciosa a
picco sul mare di Lampedusa, riuscendo a portare in salvo a
bordo quattro dei 48 naufraghi, finiti contro gli scogli.

   
“Ero sulla barca con i miei zii Giacomo e Felicetta ed il mio
amico Gonzalo – racconta Francesca – stavamo levando l’ancora
per rientrare, tanto che ci eravamo rivestiti, quando abbiamo
visto questo barchino schiantarsi contro gli scogli. A questo
punto, con Gonzalo non ci abbiamo pensato due volte e ci siamo
gettati in mare coi salvagenti. Sono stati attimi di terrore, ma
non potevamo lasciare morire quelle persone che gridavano e
chiedevano aiuto”.

   
Nel frattempo gli zii di Francesca hanno richiamato
l’attenzione di un motoscafo che, essendo di dimensioni più
piccole, si è potuto avvicinare ai naufraghi che ovviamente si
sono subito aggrappati allo scafo. “Sono stati momenti di grande
concitazione – spiega Francesca – abbiamo avvertito la Guardia
Costiera e alla fine tutti i 48 naufraghi, tra cui tre bambini,
sono stati salvati”.

   
“L’accoglienza – prosegue – fa parte della nostra indole. Noi
lampedusani l’abbiamo nel sangue, ma oggi la sensazione che
provo è quella di panico e rabbia. Non si possono accogliere
persone in questo modo, ammassati sulle barche della Guardia
Costiera, disidratati, sofferenti, distrutti dal viaggio. La
verità è che siamo sempre stati soli nell’accogliere i migranti
in fuga dai loro paesi. Lasciati senza aiuti e abbandonati
dall’Europa”.

   
Francesca racconta i particolari del salvataggio senza
esaltarsi. “Non siamo degli eroi – sottolinea -, siamo soltanto
esseri umani che hanno cercato di salvare altri esseri umani in
difficoltà. E stavolta è andata bene”.