Ragusa - Non è uno scherzo. La giunta Cassì sta valutando di ricorrere a una moneta alternativa, ragusana, per risolvere la crisi economica. Dopo la scelta della formazione prêt-à-porter, con l'Università sotto casa, l'amministrazione comunale di Ragusa supera se stessa e si ingegna a sostituirsi alla Zecca dello Stato.
Questo il tenore dell'iniziativa: "Moneta e Comunità per il bene comune.
Venerdì 5 aprile 2024 alle 18, presso l’auditorium “Pippo Tumino” nella Zona Artigianale di Ragusa, si svolgerà una tavola rotonda su “Moneta e Comunità per il bene comune”. Dopo i saluti istituzionali del sindaco Peppe Cassì e dell’assessore allo Sviluppo Economico Giorgio Massari, seguiranno gli interventi di Matteo Mazzariol, Presidente del Movimento Distributista Italiano, che relazionerà su “Comunità di lavoro e moneta: una visione realista” e di Paolo Tintori, Presidente della Rete di Mutuo-Credito, la cui relazione sarà incentrata su “Una moneta al servizio del territorio”. “Il comune è un Ente a finalità generale – sottolinea l’assessore Massari -, perché cura gli interessi e promuove lo sviluppo della propria comunità. Una moneta complementare può rappresentare uno strumento efficace per dare vita ad una effettiva politica di sviluppo locale, contrastando l’impoverimento sociale e stimolando l’inclusione sociale. Se ben costruita può essere uno dei pilastri su cui una comunità può basare il proprio percorso di trasformazione verso una maggiore sostenibilità economica, sociale, ambientale”.
Che dire, siamo alla pura poesia.