Noto - Due antiche ancore in pietra sono state ritrovate nei fondali di San Lorenzo, in provincia di Siracusa. I reperti archeologici, di età arcaica, si trovano a poco distanza l’uno dall’altro, a circa 15 metri di profondità, in prossimità di una secca. A far scattare l’operazione di verifica e rilievo, eseguita dalla Soprintendenza del mare della Regione Siciliana e dal nucleo sommozzatori della guardia di finanza di Messina, è stata la segnalazione di un cittadino. Nello specifico, si tratta di un’ancora a tre fori, delle dimensioni di circa 70 centimetri, e di un’altra di forma ovoidale, documentate con un rilievo fotogrammetrico tridimensionale. I due reperti saranno recuperati nei prossimi giorni, per essere in seguito esposti in una sede museale del territorio.
L’intervento è stato eseguito su un’area marina di circa 250 metri quadrati, che è stata oggetto di rilievi e documentazione al fine di verificare la presenza di ulteriori reperti archeologici. Un’operazione di tutela che ha visto impegnati i due nuclei subacquei, con il supporto della vedetta V.7007 della sezione operativa navale della guardia di finanza di Siracusa, che ha garantito la sicurezza in mare nel corso delle immersioni.