PALERMO, 21 NOV "Pur di non svuotare alcuni
reparti, per destinare i posti letto ai pazienti Covid, c'è chi
ha scritto nelle cartelle cliniche diagnosi inventate, ne
ricordo una che parlava di tubercolosi, ma non era vero". A
dirlo all'ANSA è il dirigente generale della pianificazione
strategica dell'assessorato alla Salute in Sicilia, Mario La
Rocca, finito nel ciclone per alcuni audio in una chat tra
manager della sanità, pubblicati da La Sicilia, e che parla di
"ostruzionismo" da parte di alcuni medici per impedire
l'attivazione di posti per malati di Coronavirus e di dirigenti
generali di ospedali "incapaci" di applicare il piano del
governo Musumeci per l'aumento dei posti. La Rocca racconta:
"Quando andai all'ospedale 'Cervello' di Palermo, vidi che nel
pronto soccorso di pediatria c'era una sola bambina che faceva i
compiti. Appurai che c'erano 67 accessi al giorno in questo
reparto che era separato solo da una porta dall'area Covid: da
lì mi arrivavano le grida disperate di aiuto dei pazienti Covid.
Quella mattina il personale aveva chiesto gli straordinari e non
voleva spostarsi di reparto mentre c'era chi aveva bisogno.
C'era dunque la possibilità di reperire lì dei posti letto Covid
ma tutto era immobile". (ANSA).
La Rocca, false cartelle per non dare posti Covid

di
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