Ragusa - Al via un’indagine in provincia di Ragusa, su iniziativa della SLC ((Sindacato Lavoratori della Comuncazione) CGIL e Inca, sulle condizioni di lavoro e di salute dei lavoratori di Poste Italiane.
Lo studio nasce dall’esigenza di prevenire eventuali malattie professionali, in particolare per quelle categorie più esposte, come gli addetti al recapito, o ai servizi di sportello.
A Ragusa, lo screening sarà condotto appunto dalla SLC Cgil, coordinata dal segretario provinciale Sebastiano Cucuzza. Avviati già i primi incontri.
Assemblee sui posti di lavoro e somministrazione di questionari per i lavoratori. Sarà questo il format che si iscrive nell’ambito di una ricerca-intervento volta, da un lato, a favorire una migliore comprensione del rapporto che intercorre tra la salute e il lavoro e, dall’altro, a supportare gli interventi sindacali sia attraverso dei percorsi di tutela individuale che attraverso l’azione collettiva.
“Vogliamo stimolare la riflessione personale per interrogarsi sul rapporto tra la propria salute e il lavoro - ha commentato Cucuzza-. Ma non solo. La distribuzione del questionario può anche favorire la condivisione delle esperienze, come il rapporto tra i lavoratori e le rappresentanze sindacali, e aiutare il lavoratore a superare la “solitudine” davanti all’insorgere di problemi e patologie. La ricerca- vuole favorire il coinvolgimento diretto e la partecipazione dei lavoratori per mettere a fuoco il loro punto di vista sulle condizioni di salute e di lavoro”.