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Sanità, ex manager Manno: Forti interessi Messina Denaro

La mafia trapanese e Matteo Messina Denaro avevano "moltissimi interessi" nel mondo della sanità

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Trapani - La mafia trapanese e Matteo Messina Denaro avevano "moltissimi interessi" nel mondo della sanità. Ne è certo Fulvio Manno, manager dell'Azienda sanitaria di Trapani da fine 2002 ad aprile 2005.

"Alcuni di questi interessi sono stati da me individuati e stroncati", Ricorda un episodio del 2003: "In occasione di una mia presenza per lavoro presso l'ospedale di Castelvetrano, un primario mi illustrò che un gruppo di privati stavano realizzando un grosso centro sanitario, quasi completato, e aggiunse che avrebbe avuto il piacere di farlo visitare anche se ancora privo delle attrezzature sanitarie. Ci recammo presso questa struttura, già realizzata e poco distante dall'ospedale. Arrivati scesi ed entrai subito. A distanza di qualche minuto il medico entrò accompagnato da un'altra persona che rispose che sapeva perfettamente chi fossi a questo punto ho dato la mano dicendo 'piacere Fulvio Manno' e la risposta e' stata: 'Messina Denaro'. Dopo qualche minuto con lo scambio di frasi di rito andò via ed a questo punto dissi al medico, con tono molto alterato, che non si doveva permettere questa presentazione. La giustificazione è stata che non era il latitante Matteo, ma il fratello, Salvatore Messina Denaro persona perbene che non era ricercato. Come è noto l'anno successivo è stato arrestato ed ha scontato 16 anni di carcere. Ripensando all'episodio faccio due considerazioni: la prima che nei capitali per costruire e gestire la struttura potevano allocarsi proventi mafiosi e criminali, la seconda che l'incontro anziche' casuale fosse stato preordinato per valutare la mia reazione e, quindi, verificare se fossi stato 'disponibile' a essere avvicinato".

E, nel 2004, rivendica Manno, la scelta di licenziare il dirigente medico Ignazio Melodia, "U Dutturi", condannato a 11 anni come capo della mafia di Alcamo: "Nessuna solidarietà o messaggi di vicinanza nè dal mondo della politica nè dalla società civile in occasione del licenziamento, sottolineo discrezionale per mia esclusiva decisione. Come hanno accertato i carabinieri l'ospedale di Alcamo era gestito non dall'Azienda sanitaria ma da questo gruppo di malavitosi collegati al clan mafioso dei Melodia".


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