di Ansa

AGRIGENTO, 15 MAR Sequestro preventivo di beni per
3.757.604 euro nei confronti di due responsabili marito e
moglie di una associazione di volontariato di Canicattì (Ag)
che secondo l’accusa avrebbe beneficiato illecitamente di
ingenti finanziamenti pubblici erogati dall’Asp di Agrigento e
dal ministero. A dare esecuzione al provvedimento emesso dal
gip Francesco Provenzano su richiesta del procuratore capo Luigi
Patronaggio e del sostituto Chiara Bisso è stata la Guardia di
finanza. I due sono indagati per truffa ai danni dello Stato ed
evasione fiscale.
Il provvedimento cautelare arriva dopo un’attività investigativa
nata grazie a delle ispezioni fiscali eseguite dai militari
della guardia di finanza nei confronti dell’associazione di
volontariato “Sicania Soccorso” e dell’omonima impresa
individuale, entrambe operanti nel settore sanitario. Secondo
gli investigatori i due indagati, titolari (di fatto e di
diritto) di “un’attività d’impresa a fine di lucro, attraverso
lo schermo giuridico di una fittizia associazione di
volontariato dagli stessi gestita, riuscivano sostiene la
Procura a stipulare con l’Asp di Agrigento delle convenzioni
per l’assistenza ai malati tramite il servizio di trasporto con
ambulanze, beneficiando illecitamente dei contributi pubblici
destinati, per legge, in via esclusiva, al rimborso delle spese
sostenute dai volontari che svolgono, in forma associativa,
servizi assistenziali senza finalità lucrative ed in forma
gratuita”.
“Le somme di denaro accreditate dall’Asp sui conti della
“Sicania Soccorso”, non venivano utilizzate prosegue l’accusa
dall’apparente associazione di volontariato, ma venivano
dirottate, con artifizi fiscali e falsa documentazione, nella
disponibilità dell’impresa dei due indagati”.
Sequestrati soldi, 2 motocicli, 13 autoveicoli, tra cui due Suv,
9 immobili e l’intero capitale sociale di una società che
gestisce tre attività di ristorazione, tra cui uno dei più
frequentati locali della movida agrigentina, nella località
balneare di San Leone. (ANSA).
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