Palermo - Un neonato di appena una settimana della provincia di Agrigento è in rianimazione all'ospedale Cervello di Palermo, ma le sue condizioni non sono gravi: il sospetto è che si tratti di variante Delta. Nella stanza a fianco c'è sempre il piccolo di due mesi, intubato dall'11 luglio scorso: lo stesso giorno in cui è stata ricoverata Ariele, la bimba di 11 anni affetta da una rara malattia metabolica e uccisa dal Covid due giorni fa, dopo 16 giorni in terapia intensiva al Di Cristina.
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Si riallestiscono i reparti Covid che si stavano per dismettere (anche per diluire la pressione ospedaliera che avvicina la Sicilia in zona gialla); e l'età media di malati e infettati scende ancora. Degli oltre 290 siciliani attualmente ricoverati, il 90% non ha fatto neanche una iniezione di vaccino. I bambini sono ancora solo una decina; i contagiati invece quasi 190: 58 nella fascia 0-2 anni, 42 tra 3 e 5 anni, 87 tra 6 e 10 anni.
Ma non dipende solo da loro, cioè dal fatto che non sono in età vaccinabile: in 9 casi su dieci i genitori non sono immunizzati. "Non vediamo grandi pentimenti tra i non vaccinati" dicono dal Cervello che, come altri ospedali siciliani, in questo momento conta decine di pazienti Covid rispetto alle poche unità dello stesso periodo dell'anno scorso. Doveva essere l'estate della rinascita, sta andando peggio del 2020.