Attualità Il colore dei contagi

Sicilia da giallo, salvata (per ora) solo dall’indice ospedaliero

Incidenza a 61 casi x 100mila abitanti, col nuovo criterio addio per sempre a rosso e arancione

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/22-07-2021/sicilia-da-giallo-salvata-per-ora-solo-dall-indice-ospedaliero-500.jpg Incidenza a 61 casi x 100mila abitanti, col nuovo criterio addio per sempre a rosso e arancione


 Ragusa – Con le regole attuali la Sicilia da lunedì 26 luglio si ritroverebbe in zona gialla insieme a Sardegna, Lazio e Veneto: tutte sopra la (vecchia) soglia limite dei 50 nuovi casi Covid settimanali ogni 100.000 abitanti. L’Isola è a quota 61, come il Lazio; la Sardegna ne ha 74 e il Veneto 58. Ma con la (nuova) soglia che sposta l’attenzione dai contagi agli ospedali resteranno tutte in bianco, almeno per un po’, trovandosi tutte abbondantemente sotto il 10% di terapie intensive e il 15% di ricoveri ordinari: i due parametri che, da venerdì, decreteranno i passaggi di colore al posto del numero di positivi.

 Se il cambio rende difficile il ritorno in giallo, quello in arancione o in rosso diventa praticamente impossibile. Seguendo un criterio proporzionale, bisognerebbe sfondare contemporaneamente le due soglie del 30% e del 40% per rivedere quei colori: una condizione non più riproponibile, grazie ai vaccini iniettati ormai nella maggior parte della popolazione. Il condizionale è d’obbligo perché, di fatto, non c’è ancora un accordo chiaro tra i partiti di maggioranza sulle percentuali di occupazione.

 E men che meno sulle istruzioni per l’uso del green pass: il nuovo argine alla diffusione e mutazione del virus, invece di mascherine calate sul mento e distanziamenti mai osservati. Il tempo però stringe e un primo decreto legge, seppur monco,  dovrà per forza essere approvato entro stasera dal Consiglio dei ministri per ri-tarare in tempo la cabina di regia ministeriale di venerdì. Quale che sia il punto di caduta, è indubbio che malgrado l'aumento delle infezioni la campagna vaccinale stia garantendo uno scudo efficace contro gli esiti gravi della malattia, senza il quale le corsie si sarebbero riaffollate da un pezzo.


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