di Ansa

PALERMO, 26 GIU “Migliaia di lavoratori ancora
precari, pianificazione territoriale finalmente completata in
settori strategici (come i rifiuti che intendono bruciare
all’interno di due termovalorizzatori che causeranno malattia e
morte nei territori, per gli abitanti), miliardi di investimenti
che finiranno nelle tasche delle solite imprese del Nord per non
dare in cambio servizi ai siciliani, centinaia di cantieri
ancora aperti, una sanità che hanno ereditato in condizioni
disastrose e che si sono adoperati per mantenere tale, una
pandemia che hanno saputo gestire nel peggiore dei modi,
“spalmando i morti” come solo Ruggero Razza sa fare”. Lo dice al
megafono Giovanni Siragusa di Antudo Palermo, organizzatore
della contestazione, messa in scena a pochi metri dalla Chiesa
di Santa Maria dello Spasimo, per contestare il governo
Musumeci. Un gruppo di manifestanti ha atteso l’arrivo del
presidente per criticare il suo operato e chiedere le sue
dimissioni. Uno striscione molto eloquente: “tre anni di
minchiate”. È così che l’operato di Musumeci viene giudicato dai
giovani di Antudo. “Musumeci dice che l’opinione dei cittadini
resta la più importante per ogni amministratore pubblico. Noi
abbiamo voluto esprimere quella di una gran parte dei siciliani.
Per tutti gli scandali in cui i suoi uomini di fiducia sono
stati coinvolti, per tutte le promesse non mantenute, anche solo
per aver permesso alla Lega Nord di entrare nella giunta,
Musumeci deve dimettersi”, conclude Siragusa. (ANSA).
© Riproduzione riservata