Ragusa - Non è estate senza mare, ma il crono-programma messo al punto dal governo per le riaperture in zona gialla non prevede una data precisa per la ripartenza degli stabilimenti balneari. Il 15 maggio tocca alle piscine all'aperto. Il 1° giugno alle palestre e ai ristoranti al chiuso (anche se le regioni puntano ad anticipare queste due attività a metà maggio). Il 15 giugno le fiere e il 1° luglio convegni, congressi e parchi tematici. Quanto agli stabilimenti balneari era circolata la data del 15 maggio, ma alla fine l’esecutivo - tanto per cambiare - ha preferito lasciare le regioni libere di organizzarsi. La Campania è partita per prima, il 26 aprile scorso.
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Anche il Lazio ha già dato agli impianti la possibilità di riprendere l'attività, secondo le ordinanze comunali: alcune delle località più frequentate della costa (San Felice al Circeo, Ponza, Sperlonga, Formia, Terracina, Civitavecchia) hanno aperto i battenti il primo maggio; Sabaudia ha aspettato l'8; il prossimo weekend tocca a Ostia, Fiumicino, Fondi e Gaeta. Anche sulle sponde liguri e in riviera romagnola per il 30% delle strutture la stagione è già iniziata. Nei lidi pugliesi, toscani e veneti il grosso delle aperture avverrà dopo il 15. Abruzzo e Marche arriveranno per ultime, il primo giugno.
Le due grandi Isole, Sicilia e Sardegna, sono attualmente condizionate dalla zona arancione e puntano a riaprire da lunedì 17 maggio quando, se i contagi proseguiranno a scendere, torneranno anche loro gialle come il resto della penisola. La Sicilia sta mettendo a punto speciali pacchetti soggiorno, che includerebbero pure il vaccino anti Covid all’arrivo: Palazzo d’Orleans spera che, unito al bonus vacanze, possa attirare quanti più possibili turisti in sicurezza. Nei tremila stabilimenti balneari siciliani c'è fermento. Arrivano gli "steward di spiaggia", che informeranno i bagnanti sulle regole da seguire e vigileranno su distanziamenti e uso dei dispositivi di protezione.
Invariate rispetto all’anno scorso le regole da rispettare nelle spiagge, sia in concessione che libere) sono le stesse dell'anno scorso. E prevedono, tra le altre cose, per gli stabilimenti balneari: un distanziamento tra gli ombrelloni che garantisca almeno 10 mq a ombrellone, 1mt tra lettini e sdraio, disinfezione a ruota di attrezzature e aree comuni (spogliatoi, cabine, bagni e docce), termoscanner e dispenser con gel disinfettanti ai varchi, ingressi differenziati in entrata e in uscita. Ok pure agli sport individuali come i racchettoni. Insomma, tutto quel bell’armamentario di regole che già la scorsa estate abbiamo visto non servire a evitare di contagiarsi ma solo a mettere a mollo la coscienza.