Attualità
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05/12/2023 11:07

Svimez, crescita 2023 dimezzata al Sud, crollano i redditi

di Ansa

Schnabel (Bce), 'improbabile un nuovo aumento dei tassi'
Schnabel (Bce), 'improbabile un nuovo aumento dei tassi'

Il Pil del Mezzogiorno è stimato dal
rapporto Svimez in aumento dello 0,4% nel 2023, con una crescita
dimezzata rispetto al Centro-Nord (0,8%). Il dato nazionale è
+0,7%. Si riapre così il divario di crescita tra i territori,
dopo un biennio di allineamento, a causa del diverso andamento
dei consumi. La contrazione del reddito disponibile delle
famiglie meridionali (-2%), del resto, è doppia rispetto al
Centro-Nord. La Svimez prevede che il Pil nel 2024 cresca dello
0,7% a livello nazionale ( +0,7 al Centro-Nord e +0,6 a Sud) e
nel 2025 dell’1,2% (+1,3 al Centro Nord e +0.9% a Sud). La
crescita è vincolata all’attuazione del Pnrr.

   
Secondo il rapporto, l’incremento dell’occupazione, maggiore
al Sud che nel resto del Paese, non basta ad alleviare il
disagio sociale in un contesto di diffusa precarietà e bassi
salari. Salari, lavoro povero ed emigrazioni giovanili sono “le
questioni più urgenti”.

   
Nel Mezzogiorno, la povertà assoluta tra le famiglie con
persona di riferimento occupata è salita di 1,7 punti
percentuali tra il 2020 e il 2022, dal 7,6 fino al 9,3%: quasi
una su 10. In generale nel 2022, sono 2,5 milioni le persone che
vivono in famiglie in povertà assoluta al Sud: 250.000 in più
rispetto al 2020 (-170.000 al Centro-Nord).