Attualità Washington

Trump ha graziato il tacchino Mais, ha graziato l'America e tutti noi

Abbiamo rischiato la fare la fine di "Corn" anche noi



Washington -  Il tacchino "Corn" (Mais) è stato il fortunato che ha avuto la "grazia" del presidente degli Usa, Donald Trump alla vigilia del "Thanksgiving", il giorno del ringraziamento americano: salvato dal destino di finire spennato e cucinato, sorte che ogni anno di questi tempi tocca a milioni di suoi simili negli Stati Uniti. Quella della grazia presidenziale è una tradizione che si ripete ogni anno alla Casa Bianca, e Donald Trump l'ha seguita per l'ultima volta proprio nel giorno in cui ha acconsentito all'avvio della transizione per l'arrivo del suo successore, Joe Biden.
Oltre che da questo importante passaggio politico, la festa più importante degli americani è caratterizzata quest'anno dalle restrizioni legate alla pandemia. Gli Usa sono il Paese più colpito, con 12,5 milioni di contagi e 259 mila decessi, e le autorità sanitarie hanno invitato a non viaggiare e a restare a casa festeggiando in gruppi ristretti di persone. "Siamo molto rinfrancati per i vaccini e le terapie che metteranno presto fine alla pandemia - ha detto Trump, dopo aver ringraziato i sanitari, gli scienziati e i lavoratori sociali -. E' una sensazione straordinaria sapere che i vaccini arriveranno probabilmente dalla settimana prossima o poco dopo", ha aggiunto prima di concedere la grazia a "Corn" nel giardino della Casa Bianca.

Trattamento d'onore per il tacchino graziato
Il tacchino ha trascorso la notte all'Hotel Willard Intercontinental, un hotel a cinque stelle a Washington D.C., in genere frequentato da politici e celebrità. Il tacchino di nome Corn si è pavoneggiato sul letto della suite gonfiando le piume a favore dell'obiettivo di fotoreporter e cameramen. 


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