di Ansa
ROMA, 11 OTT Mosca sta esaurendo le sue scorte di
munizioni e il processo decisionale del presidente russo,
Vladimir Putin, si è rivelato “imperfetto”: ne è convinto sir
Jeremy Fleming, capo d’una delle agenzie d’intelligence
britanniche (la Gchq, analoga all’americana Nsa, che si occupa
di spionaggio e controspionaggio informatico).
Fleming interverrà oggi alla conferenza annuale sulla
sicurezza del Royal United Services Institute e secondo
un’anticipazione del suo discorso pubblicata dalla Bbc, ritiene
che i costi della guerra in Ucraina per la Russia sia in
termini di persone che di attrezzature siano “sconcertanti”,
dato che le prime conquiste sono state annullate da Kiev, che
sta ribaltando la situazione contro le “esauste” forze russe.
“Sappiamo, e lo sanno anche i comandanti russi sul campo, che
i loro rifornimenti e le loro munizioni si stanno esaurendo”,
riporta il testo del suo discorso pubblicato sul sito
dell’emittente britannica. Riferendosi poi a Putin, il capo
dell’intelligence sottolinea che, “con poche sfide interne
efficaci, il suo processo decisionale si è rivelato imperfetto.
È una strategia con un’alta posta in gioco che sta portando a
errori strategici di valutazione”.
Fleming sostiene inoltre che il popolo russo sta iniziando a
capire i problemi causati da quella “guerra di scelta” di Putin:
“Stanno vedendo quanto Putin abbia sbagliato a valutare la
situazione”, prosegue sottolineando che “stanno fuggendo dalla
leva, si stanno rendendo conto di non poter più viaggiare. Sanno
che il loro accesso alle tecnologie moderne e alle influenze
esterne sarà drasticamente limitato”. (ANSA).
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