Ragusa - Lucia Saddemi è stata rieletta oggi segretaria della Uil Fpl di Ragusa, l’organizzazione di lavoratrici e lavoratori degli Enti locali e della Sanità.
Nella sua relazione, Lucia Saddemi s’è soffermata lungamente sulle “incognite” del piano sanitario territoriale della Regione: “Abbiamo letto gli elenchi della nuova rete ospedaliera. Resta solo da sapere con quali e quante risorse saranno attivate, con quale personale. E in che tempi di attuazione!”. L’esponente sindacale s’è quindi chiesta polemicamente: “L’ospedale Civile di Ragusa verrà conservato come reperto storico? Giro l’interrogativo al governo Musumeci, all’assessore Razza. Chissà se mai vorranno rispondere”. Saddemi ha anche sottolineato “la crescita di stima e consensi” della Fpl in terra iblea: “Abbiamo raddoppiato nelle elezioni Rsu i voti all’ex Provincia e nei Comuni di Ragusa e Chiaramonte. Siamo il primo sindacato a Santa Croce Camerina, abbiamo retto bene e confermato la nostra posizione nei Comuni di Scicli e Comiso oltre che al ricovero Carpentieri di Scicli. Siamo presenti con la RSA nei Comuni di Vittoria e Pozzallo, all’Istituto autonomo case popolari, al ricovero E.C. Lupis e alla Corfilac di Ragusa”.
A proposito di ex Province, la segretaria generale della Uil siciliana Luisella Lionti le ha definite “un esempio dei pasticci e dei disastri che la Regione produce e a cui non sa poi rimediare”. “Proprio da Ragusa – ha affermato l’esponente sindacale – abbiamo denunciato come non basti inaugurare dopo lunga attesa un pezzettino di autostrada se lavoratori, cittadini e imprese sono costretti a dribblare ogni giorno scaffe e voragini della rete viaria in tutto il territorio ibleo. Il Libero Consorzio, che gestisce oltre 500 chilometri di strade, potrebbe giocare un ruolo determinante ma non è messo nelle condizioni di farlo. Così, si penalizza il magnifico patrimonio di risorse umane dell’ente impedendo lo sviluppo di potenzialità turistiche e produttive che sono persino troppo evidenti per tutti. Tranne che per il governo Musumeci e per l’Ars!”.
Anche da Enzo Tango una protesta: “La Regione ci dica cosa vuol fare delle ex Province”. Ha quindi rivendicato “la stabilizzazione di tutti i precari, senza distinzione alcuna, che sono stati sulla trincea della guerra al Covid”. “Li hanno chiamati eroi, angeli custodi – ha concluso il segretario della Fpl Sicilia – ma sono stati frettolosamente dimenticati. Eppure, i buchi negli organici di ogni struttura sanitaria dicono che c’è bisogno di loro in modo strutturale, stabile, e a tempo pieno”.