Attualità
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10/08/2021 10:52

Vaccini antiCovid, signori, in Sicilia ci salvino i medici di famiglia

In Sicilia abbiamo un primato, siamo stati sempre primi in questo ambito, ed è quello della spesa sanitaria annuale per abitante

di Redazione

Vaccini antiCovid, signori, in Sicilia ci salvino i medici di famiglia
Vaccini antiCovid, signori, in Sicilia ci salvino i medici di famiglia

Sarà pure un disastro la Sicilia, per numero di contagi e pochi vaccinati, ma la colpa di chi è?
La campagna vaccinale non è riuscita, ancora oggi, a raggiungere la generazione dei 30 e ultra cinquantenni. Ultima in Italia per la copertura agli over 80 e 60. Sono proprio le fasce che più delle altre alimentano le percentuali di ricoveri e soprattutto dei morti: su 152 decessi per Covid nell’ultima settimana in Italia, 40 sono siciliani. Il venticinque per cento, più di uno su quattro. A morire non sono solo gli anziani con patologia, ma anche cinquantenni, sessantenni e settantenni non vaccinati. Secondo un monitoraggio della Regione, i non vaccinati in terapia intensiva sono oltre l’80 per cento.
Insomma, una catastrofe che, purtroppo, non è solo statistica ma sanitaria.
Chi non si vaccina in Sicilia non è un No Vax, nel senso tipico che si vuole dare al termine da quando è scoppiata la pandemia.

Il Siciliano che si dichiara No Vax, e partecipa attivamente alla campagna di disinformazione su Virus e vaccini, in Sicilia rappresenta appena l’1% di coloro i quali non sono stati toccati dalla campagna di immunizzazione. Per il resto, e parliamo di quasi un milione di persone, il siciliano del vaccino non ne vuole proprio sapere. E non ha bisogno di pubblicizzare in nessun posto la sua reticenza al siero. Nè su internet, né al bar.
Ma la colpa, di tutto ciò, di chi è?
In Sicilia abbiamo un primato, siamo stati sempre primi in questo ambito, ed è quello della spesa sanitaria annuale per abitante. Non solo. Quanto spendono per farmaci i siciliani nel corso dell’anno? Manco un centesimo! Perché vanno di esenzione ticket, per reddito e patologie. Chi certifica le patologie e istruisce la pratica dell’esenzione o dello sconto ticket sui farmaci? I medici di famiglia. Ci chiediamo, allora, ma se le sale d’attesa dei dottori della mutua sono sempre stracolme di persone anziane, e anche di giovani, in fila per prescrizioni farmaci mensili o solo per chiedere un parere per la somministrazione di un semplice antidolorifico, come mai tutta questa reticenza al vaccino in Sicilia?
Che campagna di informazione hanno fatto i medici di base? Hanno lasciato i pazienti al libero arbitrio, invece di mettere in campo una vera e propria campagna di sensibilizzazione e informazione per contrastare la pandemia?

Quanto è importante il medico di base per i siciliani?
Rispondiamo con un dato politico: appena un dottore, della mutua o specialistico, si candida per una competizione elettorale, fa il pienone di voti. Quanti onorevoli, senatori, consiglieri, sindaci medici abbiamo avuto dal dopo guerra in poi? Una enormità. Perché il medico dà fiducia, e prende fiducia dai propri assistiti e dai cittadini in genere. Non è il fascino del camice bianco. È proprio fiducia sistemica nel dottore, quello che cura le malattie.
Ecco, la svolta alla campagna vaccinale per raggiungere il milione di siciliani che non vogliono proprio saperne di proteggersi contro il Covid e le sue spettrali varianti, la devono dare i medici di famiglia. Altro che campagna mediatica e giro di volantini e messaggi internet subliminali. Il medico di base deve chiamare uno a uno i propri pazienti, anche convocandoli nei propri studi così da informare per bene e rassicurare quella fetta di popolazione sulla validità del vaccino. Questo deve fare il governo regionale. Altrimenti la Sicilia non uscirà più dalla spirale cromatica delle zone gialle e rosse ad alta incidenza di infezione.
Serve l’aiuto dei medici della Mutua.