In tutto 300mila fiale in meno delle preventivate, lo sconforto di Arcuri: “Ogni giorno una rettifica”
di Redazione

Roma – Dal 9 febbraio arriveranno 132mila dosi invece che 166mila. A questo punto secondo Domenico Arcuri, l’ammanco totale – sommando le defezioni Pfizer e Astrazeneca – è di 300 mila dosi in meno rispetto a quelle preordinate. “Il nostro stupore, la nostra preoccupazione e il nostro sconforto aumentano, ormai quasi ogni giorno le previsioni subiscono una rettifica – dice il commissario nazionale per l’emergenza Covid – aggiunto -. Ci mancano almeno 300 mila dosi di vaccino, che ci avrebbero dovuto consegnare e che invece non sono arrivate”.
“Qualcuno insinua che i ritardi dei vaccini dipendano da noi per fare propaganda – aggiunge -. Magari dipendesse da noi, la realtà è che non ci sono i vaccini. Sono stati ridotti unilateralmente e senza avvisarci. L’Italia fino al 15 gennaio era il paese europeo che ne aveva somministrati di piu, oggi siamo dopo la Germania e la Turchia. Abbiamo avviato tutte le procedure per far valere le nostre ragioni: il vaccino non è una bibita o una merendina, è l’unico antidoto per uscire da una notte che dura un anno”.
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