Il Blasco scalda i fan dell’Isola con un verso in dialetto di "Malarazza”
di Redazione

Taormina, Me – Vasco Rossi è arrivato giovedì in Sicilia a bordo di un jet privato e ha subito postato un video dello stadio San Filippo di Messina, che alleghiamo in coda: quegli spalti deserti e quel prato dove son ancora in corso i preparativi, si riempiranno venerdì sera di oltre 40mila spettatori, 1.100 dei quali dalla provincia di Ragusa. Il Blasco alloggia in un albergo di Taormina. “Sicilia di donne e di sole – scrive il rocker emiliano – Quanto la amo, che piacere. Fu la mia prima vacanza con Marco Gherardi, mio amico d’infanzia, avevamo 20 anni. Partimmo da Zocca destinazione Sicilia. I sapori, i profumi, le donne, che giramento di testa: finimmo i soldi praticamente subito e fummo costretti a tornare a casa”.
I ricordi riaffiorano in testa, a poche ore dal concerto: “La prima volta che suonai in Sicilia era il 1983, a Letojanni. Nel 1999 ho inaugurato il velodromo Borsellino nel quartiere Zen, lui e Falcone sono degli eroi”. Del resto, a 70 anni suonati, ne ha di carriera e di episodi alle spalle: “A Taormina nel 2001 Salvetti mi invitò al Festivalbar mentre ero in tour, ci andai tra una data e l’altra. Quel giorno ero off. Era il periodo di “Siamo Soli”. Mi innamoravo ogni cinque minuti e non volevo più andar via. Fu quasi impossibile abbandonare Taormina nel bel mezzo della festa. C’è una canzone popolare che adoro – conclude – e che fa: Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghja nu bastuni e tira fori li denti”.
© Riproduzione riservata