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29/05/2022 22:40

Visite intramoenia, Asp di Ragusa perde il conto

L'Asp di Ragusa blocca i pagamenti per le visite intramoenia. Mancano i dati delle visite istituzionali e la possibilità di verificare un equilibrio fra i due parametri

di Redazione

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Visite intramoenia, l'Asp di Ragusa perde il conto
Visite intramoenia, l'Asp di Ragusa perde il conto

 Ragusa – Non esiste un database, che certifichi l’equilibrio fra l’attività di visite mediche istituzionali e quelle intramoenia, a pagamento per i pazienti.
L’Asp di Ragusa è in grande imbarazzo e la vicenda coinvolge il distretto di Ragusa, mentre in quelli di Modica e Vittoria esiste una rendicontazione puntuale.

I fatti.
L’attività libera professionale intramoenia (a pagamento per i pazienti) di una quarantina di medici del distretto sanitario di Ragusa, appunto, supera quella istituzionale. Cosa è l’attività istituzionale? Le visite fatte in orario di servizio, a titolo gratuito per i pazienti e con prescrizione di ricetta del medico curante).
Dove è il problema? Semplice: non esistono i dati delle visite istituzionali. Non si sa quante sono e se ci sono.
La mancanza totale dei dati delle visite istituzionali, nel presidio di Ragusa, ha determinato una situazione a dir poco imbarazzante.
Ad accorgersene l’Organismo paritetico di controllo durante l’attività di verifica gestionale. Intanto, insorgono i camici bianchi a cui sono stati bloccati i pagamenti per le prestazioni erogate.

Ma cosa è successo nel corso degli anni? Andiamo con ordine.
Esiste un Organo paritetico di controllo della gestione composto in egual numero da personale interno e da rappresentanti delle organizzazioni sindacali, in tutto sei persone.
Nel corso della loro attività di verifica, l’Organo paritetico cercava i dati relativi alle visite istituzionali per attestarne la congruità rispetto a quelle intramoenia.
Hanno chiesto i dati una, due, tre, quattro volte. Nel 2021 a maggio, poi a settembre, quindi ancora a novembre. Ed ancora, ad aprile di quest’anno. Niente. Quei dati non sono mai arrivati.
La ragione? Non esistevano e nessuno aveva il coraggio di ammetterlo. In realtà non esiste il servizio che si occupi della rendicontazione perchè in questi ultimi anni è stato smantellato e i volumi delle visite istituzionali non sono stati più registrati.

Il 20 luglio del 2021 la Direzione Generale, prende atto delle grave situazione venutasi a creare sulla mancata rendicontazione, nonché di” alcuni rilevanti discrasie o carenze…”, e dispone la sospensione dei pagamenti delle prestazioni dei professionisti. Sono circa 40.
Dura poco. I medici cominciano a lamentarsi per i ritardi nei pagamenti e il 10 settembre 2021, la Direzione Generale , il Direttore delle risorse umane e la Direzione del controllo di gestione, prendono atto dei “difetti organizzativi dell’azienda, in ordine all’attività prestata presso gli ospedali di Ragusa”. Nell’attesa di usufruire dei dati aggiornati e completi, però, il Direttore Generale dispone la liquidazione dell’attività libero professionale dei dirigenti per in quali i dati risultano mancanti. Punto e a capo.

Nei presidi di Vittoria e Modica il sistema di rendicontazione è informatizzato, a Ragusa no. E’ quindi impossibile fare la verifica. Ciò vuol dire che il dato storico è inesistente e irrecuperabile e i pagamenti già effettuati sono privi di riscontro sulla congruità e l’equilibrio fra visite istituzionali e visite intramoenia.
Un mese fa circa l’ennesimo verbale dell’Organismo paritetico in cui si sollevano gli stessi dubbi. L’Asp corre ai ripari in attesa di trovare una sua disciplina interna e stoppa i pagamenti a favore dei medici in attività libera professionale, cosiddetta, intramuraria.
Dagli uffici dell’Asp infatti nessun funzionario vuole attestare la congruità dei volumi delle visite.
Cosa fare in mancanza di dati di comparazione? Si è andati avanti così, pagando, fino al mese scorso.
Tutti sanno, a Piazza Igea, della bomba ad orologeria, ma nessuno ha la soluzione,
A fare esplodere il caso le numerose convenzioni stipulate in regime di intramoenia allargata. Un vero exploit negli ultimi 18 mesi. Addirittura alcuni medici hanno più di una convenzione con più di una struttura. E non mancano, per ridurre le liste di attesa, le convenzioni anche con una clinica di Roma! Non trovi spazio qui? Si vola in Capitale.
E dire che per quanto riguarda la cosiddetta “intramoenia allargata” (l’attività libero professionale svolta in spazi sostitutivi fuori dall’azienda) tutte le disposizioni normative che l’hanno consentita, hanno sottolineato l’eccezionalità e la transitorietà dell’utilizzo di spazi sostitutivi fuori dell’azienda e, in alternativa, degli studi professionali, allorquando una ridotta disponibilità temporanea di prestazioni in regime istituzionale metta a rischio la garanzia di assicurare al cittadino le prestazioni all’interno dei tempi massimi.
Ovviamente il circolo vizioso diventa finanziariamente più sostanzioso per i medici che sviluppano la capacità di selezionare e indirizzare i pazienti verso la propria attività privata.