Disegnta da Walter Da Silva, è l'alternativa alla Lamborghini Huracan
di Giuseppe Savà

Ragusa – Precisiamo subito che non è l’auto adatta a chi soffre di claustrofobia. Perchè l’Audi R8 è una supercar pura, senza fronzoli, e senza ammuine, come direbbero a Napoli. Non ci sono finte in questa coupè di 4 metri e quaranti centimetri, bassa, concentrata, essenziale. Nata nel 2007 con capacità visionaria incredibile da parte del marchio dei quattro anelli, sembra essere stata disegnata ieri l’altro, tanto moderna e attuale è nella sua proiezione dinamica.
L’auto accelera da 0 a 100 kmh in 4.6 secondi, 4.3 con trasmissione S tronic e raggiunge la velocità massima di 302 kmh, autolimitati da un computer, che vi eviterà il decollo. Abitacolo giusto per accogliere il pilota e un passeggero, la supercar è fatta per stare incollata all’asfalto. La trazione è integrale quattro, ma privilegia il retrotreno. Alle ruote anteriori viene inviato al massimo il 35% della coppia. Il cambio di serie è manuale, mentre come optional esiste un semi-automatico robotizzato denominato R-Tronic.
Per taglio ingegneristico, telaio, motore, cambio, la R8 -uscita dalla matita di Walter Da Silva- si colloca come alternativa alla Lamborghini Huracan, da cui la separa una massa e un handling diverso. La finitura dell’Audi è tipicamente tedesca, il posto guida è avvolgente, la posizione di seduta rasoterra e la visibilità buona. Il sound del propulsore è eccezionale: migliora con l’aumentare dei regimi e non è mai fastidioso. La trasmissione manuale a sei marce a griglia è molto coinvolgente ma è meglio l’automatico, non molto rapido nei passaggi da un rapporto all’altro. I freni sono impressionanti: potenti su strada e in pista anche dopo un uso intenso. Bastano pochi secondi, oltretutto, per prendere confidenza con il pedale. Esistono supercar più difficili da guidare dell’Audi R8: la sportiva tedesca, grazie alla trazione integrale, garantisce un buon livello di sicurezza nella guida al limite. Ci sentiamo di dare però un avviso ai guidatori meno esperti che hanno la fortuna di possederla: non sottovalutatela. E’ una belva.
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