Cronaca
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19/10/2025 13:39

Auto con cinque giovani si schianta contro una fontana dopo un compleanno. Tre morti. I NOMI, le FOTO

«Situazione drammatica, andavano velocissimi»

di Redazione

Asiago – Tornavano da una festa di compleanno, ma a casa non sono mai rientrati. Drammatico incidente nella notte ad Asiago per una comitiva di cinque amici, tutti veneti e con la stessa passione per la montagna: morti tre ventenni, tutti del Vicentino. Si tratta di Riccardo Gemo, 20 anni di Creazzo, Nicola Xausa e Pietro Pisapia, 21 e 20 anni di Conco. Un quarto giovane, Mirko Bez di Belluno, ha riportato fratture varie della teca cranica e contusioni cerebrali e toraciche. Un quinto occupante dell’auto è rimasto miracolosamente illeso: si tratta di Otto Pasioi, del Trevigiano: dalle prime informazioni, sembra sia stato avvistato e soccorso lontano dall’auto, in un parcheggio per roulotte. Proprio ieri, 18 ottobre, era il compleanno di Bez (e qualche giorno fa di Pisapia e Xausa): una serata di festeggiamenti collettivi finita in tragedia.

L’auto, una Peugeut 207, con a bordo tutti i giovani si è schiantata contro la fontana di marmo posta al centro della rotatoria di via Verdi (la strada che porta al parco Millepini) verso le 3.30. Come già testimonierebbero le telecamere di sorveglianza, il mezzo andava a fortissima velocità. Lo scontro è avvenuto intorno alle 3.30 del mattino, quando i residenti hanno sentito un botto. I tre giovani, tutti del Vicentino, sono morti sul colpo. Gli altri due sono rimasti feriti. Uno di loro è stato trasferito d’urgenza all’ospedale di Bassano del Grappa in codice rosso, mentre l’altro avrebbe riportato lesioni di media entità. Il gruppo rientrava da una da festa, dopo aver trascorso la giornata insieme, ad Asiago.

Il sindaco di Asiago: «Nessun dubbio dalle telecamere: andavano velocissimi e senza rispettare la precedenza»

«Siamo di fronte a una situazione drammatica – è il primo commento del sindaco di Asiago Roberto Rigoni Stern -, mi metto nei panni delle famiglie che hanno visto i loro figli morire così. Abbiamo visionato le immagini di videosorveglianza che sono chiarissime purtroppo. Questi ragazzi scendevano ad altissima velocità da via Lavarone e, senza dare la precedenza, hanno inforcato un’aiuola spartitraffico andando a collidere contro un segnale stradale che viene completamente divelto. Nelle immagini si vede come un fuoco d’artificio quando la macchina impatta. È andata a sbattere contro una rotatoria, volando oltre l’aiuola».  E ancora: «Sono morti tutti sul colpo – prosegue il primo cittadino -. Due ragazzi sono di Lusiana e uno di Montecchio-Creazzo. Abbiamo un sentimento di vicinanza e di commozione nei confronti delle famiglie. Questi ragazzi purtroppo quando escono non hanno freni inibitori. Confermo che stavano rientrando da un compleanno. Ci dispiace tantissimo, non trovo le parole per esprimere la mia vicinanza ai genitori di questi ragazzi».

Chi erano le vittime: la passione per lo sci, il “lavoretto” in pizzeria

Il gruppo di amici era legato da una grande passione: lo sci. Il loro legame, infatti, per alcuni era nato  allo Sky College di Falcade, proprio sulle piste. Si ritrovavano sistematicamente per sciare insieme e magari poi trascorrere la serata insieme. Pietro Pisapia lavorava in una pizzeria di Lusiana, mentre Nicola Xausa studiava. Riccardo Gemo rincorreva proprio quella grande passione per lo sci: era diventato maestro di sci e si era iscritto a Fisioterapia

La sindaca di Lusiana: «Ero in gita con parenti delle vittime quando abbiamo saputo la notizia. Tutti sotto choc»

La sindaca di Lusiana Antonella Corradin si stava recando a Roma per un viaggio organizzato: «Quando abbiamo saputo la notizia – racconta – eravamo a Firenze e abbiamo deciso di tornare indietro. Sul pullman c’erano parenti dei due ragazzi, sono rimasti scioccati e senza parole. Sul mezzo è calato un silenzio irreale, nessuno ha più destato una parola. La parrocchia di Lusiana aveva organizzato il Giubilleo dello sport e hanno sospeso tutte le iniziative dopo questa notizia. Siamo di fronte a una tragedia immane che ci lascia attoniti»

La situazione dei feriti: accertamenti anche sull’amico «illeso»

Mirko Bez, il ferito più grave dell’incidente avvenuto nella notte ad Asiago
(Vicenza), presenta un lieve ematoma subdurale a quanto emerso dalla prima tac. Attualmente è ricoverato in terapia semintensiva a Bassano
del Grappa. L’altro giovane sopravvissuto al terribile schianto in cui
sono morti tre giovani, Otto Pasini, dopo essere stato portato cosciente al pronto soccorso di Asiago è stato mandato a Bassano dove, data la dinamica
dell’incidente, è stato sottoposto a una tac total body per escludere
eventuali fratture
. Resta in osservazione. Ad aggiornare sulle loro condizioni è il direttore sanitario dell’Ulss 7, Antonio Di Caprio. «Per noi è un dramma nel dramma – spiega Di Caprio -. Pietro Pisapia, uno dei ragazzi morti nell’incidente, era figlio di due nostri dipendenti: la mamma lavora come infermiera nell’ospedale di Asiago, il padre è farmacista. Un altro, Nicola Xausa, è nipote di un’amministrativa che a sua volta lavora per noi». Per i due sopravvissuti è stato attivato il servizio di psicologia ospedaliera: «Al momento prevale una condizione di choc: nemmeno si rendono conto dell’evento drammatico che c’è stato».