Agrigento - Un'auto affascinante, che fece sognare una intera generazione di italiani a metà degli anni Cinquanta, in un luogo storico incantevole: il parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento. E' la Giulietta copuè bianca, perfettamente tenuta e restaurata, che ha fatto bella mostra di sè fra le vestigia della Magna Grecia.
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Bellezza che aggiunge bellezza, verrebbe da commentare. L'auto è del 1962. E' il modello Sprint, benzina, 1300 centimetri cubici di cilindrata.
Alcune notizie storiche
Nell'estate 1958 il prezzo della Giulietta Sprint sale leggermente (da Lire 1.900.000 a 1.925.000) perché subisce un importante aggiornamento, quando viene adottato un diverso cambio, con sincronizzatori Porsche in luogo di quelli Borg&Warner, e viene modificata la mascherina anteriore, ora a griglia metallica, aumentate le dimensioni della fanaleria anteriore e posteriore e anche applicata sulle fiancate un elegante gemma per le frecce laterali con una modanatura cromata. In più la potenza della Sprint, grazie all'aumento del rapporto di compressione portato a 8:1, sale ad 80 CV e portando la velocità massima a 165 km/h.
L'allestimento della Sprint viene unificato a quello della Sprint Veloce, per diminuire i costo di produzione, così anche sulla prima la leva del cambio non si troverà più al volante, nemmeno come optional, ma sempre sul pavimento. La versione Veloce alleggerita con i finestrini scorrevoli con la nuova serie viene quindi messa fuori produzione in virtù della razionalizzazione dei costi venendo sostituita dalla versione Sprint Veloce Lusso ribattezzata semplicemente Giulietta Sprint Veloce.