Cronaca
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19/08/2010 18:50

Autobomba contro una villetta

L'auto usata come un'ariete

di Redazione

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Comiso – Attentato incendiario, l’altra notte, ai danni di una villetta a due piani di via De Gasperi appartenente a C.M., un commerciante comisano di 47 anni. Secondo la ricostruzione dell’episodio fornita dagli agenti del Commissariato di Comiso e dai Vigili del fuoco del distaccamento di Vittoria, i malviventi sarebbero entrati in azione poco dopo l’una.

A bordo di una Fiat Uno hanno sfondato il cancello dell’abitazione del commerciante e poi lanciato contro la saracinesca del garage il veicolo, sul quale avevano caricato una bombola di gpl e legna alla quale avevano dato fuoco.
L’intenzione era quella di provocare una deflagrazione devastante. Per fortuna, però, la bombola non è esplosa. Le fiamme hanno comunque causato danni ingenti al garage e alle stanze sovrastanti.
L’incendio ha fatto scattare il sistema d’allarme nella palazzina che in quel momento era vuota in quanto il proprietario si trovava fuori Comiso insieme con la moglie. I vicini hanno perciò potuto prontamente allertare i Vigili del fuoco, il cui intervento si è rivelato provvidenziale perché ha scongiurato la deflagrazione della bombola, che avrebbe avuto effetti sicuramente più gravi e disastrosi.
 
La Polizia ha poi accertato che la “Uno” utilizzata dagli attentatori era stata rubata qualche ora prima del raid incendiario a Ragusa e che il furto era stato denunciato ai Carabinieri ieri mattina.
C.M. e suoi figli, sentiti dagli agenti, hanno detto di non sapersi spiegare quanto avvenuto e di non avere ricevuto di recente minacce o delle richieste di denaro.
 
L’attentato, secondo la Polizia, potrebbe avere un’attinenza con l’attività lavorativa di C.M., che si occupa di commercio di prodotti ortofrutticoli, ma non vengono esclusi altri eventuali moventi.
 
Gli incendi dolosi con l’uso di bombole di gas stanno diventando piuttosto frequenti a Comiso. Un mese fa circa una bombola era stata fatta esplodere all’interno di un’azienda di mattonelle in ceramiche nella zona artigianale. Per il titolare dell’azienda si trattava del secondo attentato con le stesse modalità subìto in pochi mesi. Nel garage di uno stabile di cui è comproprietario ignoti avevano già fatto esplodere infatti un’altra bombola. Secondo la Polizia però non vi sono allo stato elementi per sostenere che l’incendio di ieri sia collegato ai due analoghi episodi precedenti.