Sotto accusa Santo Lo Giudice
di Saro Cannizzaro
Ispica – Violenza sessuale, rapina, violazione di domicilio, violenza privata. Sono le accuse contestate a Santo Lo Giudice, 47 anni, originario di Avola ma residente a Ispica, che conducono allo stalking perchè commesse nei confronti della moglie ispicese, che si è costituita in giudizio attraverso gli avvocati Ignazio Galfo e Milena Iacono, colei, insomma, che lo denunciò. L’uomo è comparso in stato di detenzione(è rinchiuso, per altra causa nel carcere di Cavadonna) davanti al giudice monocratico del Tribunale di Modica, Anton Giulio Maggiore, assistito dagli avvocati Salvatore Giurdanella e Giovanni Favaccio. Secondo l’accusa sostenuta dal pubblico ministero, Diana Iemmolo, fino al 19 settembre del 2009 l’uomo avrebbe tenuto condotte minatorie nei confronti della congiunta dalla quale si era separato. Aveva cercato di entrare nell’abitazione della donna con la forza, avrebbe urinato sul pianerottolo e poi avrebbe danneggiato la buca della posta. La vittima sarebbe stata ripetutamente minacciata, anche di morte, e molestata. Secondo il racconto della parte offesa, l’uomo l’avrebbe pedinata e avrebbe effettuato continue telefonate ingiuriose sul cellulare offendone la dignità e l’onorabilità. Tutto questo avrebbe cagionato in lei un forte stato d’ansia fino a costringerla a cambiare le proprie abitudini. Nel febbraio del 2009 l’avrebbe minacciate e picchiata facendosi consegnare 50 euro mentre nel mese di maggio dello stesso anno, l’avrebbe minacciata di morte se non avesse ritirato la querela nei suoi confronti(“ti taglio la gola”, ndr). L’atto più grave lo avrebbe commesso il 10 maggio dello stesso anno, quando entrato nella casa della malcapitata, le avrebbe strappato i vestiti di dosso costringendola ad un rapporto sessuale completo nonostante l’opposizione della donna. Il 19 settembre, poi, si era introdotto arbitrariamente nella casa della poveretta contro la sua volontà. Il processo proseguirà il 13 settembre.
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