Giudiziaria
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19/10/2009 21:28

Avvisi di garanzia ai consiglieri di Modica, venerdì gli interrogatori

di Radiortm

Modica – Inizieranno venerdì prossimo gli interrogatori davanti al Procuratore della Repubblica, Francesco Pulejo, dei diciassette consiglieri comunali destinatari di altrettanti avvisi di garanzia notificati nei giorni scorsi dai carabinieri su disposizione della magistratura inquirente modicana con i quali viene ipotizzato il reato di falsità ideologica continuata in concorso.

Non si sa ufficialmente se tutti e diciassette gli “avvisati” dovranno presentarsi nello stesso giorno ma è probabile che gli interrogatori saranno “spalmati” in giorni diversi.

Il 23 ottobre è certo che dovrà presentarsi davanti al Procuratore della Repubblica, tra gli altri, il presidente del consiglio comunale, Paolo Garofalo, convocato per le 9,30, a seguire ci saranno altri.

Oltre al massimo esponente della civica assise risultano interessati dal provvedimento anche Diego Mandolfo, Giancarlo Poidomani, Giovanni Spadaro, Salvador Avola, Carmelo Scarso, Piero Covato, Carmelo Cerruto, Gaetano Cabibbo, Nino Cerruto, Vito D’Antona, Michele Mavilla, Giovanni Occhipinti, Leonardo Aurnia, tutti attuali consiglieri comunali di maggioranza, Massimiliano Baglieri, ex consigliere che ha lasciato il posto a Giorgio Zaccaria su decisione del Tar di Catania, Giovanni Giurdanella, oggi presidente della Modica Multiservizi, e Nino Frasca Caccia, oggi assessore allo Sviluppo Economico.

In città la notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno e ci sono già coloro che si ergono ad unici depositari del giusto e della verità. Essere destinatari, infatti, di un avviso di garanzia non significa essere colpevoli e già condannati. Ci sono delle indagini in corso che dovranno provare le ipotesi di accusa. Si tratta, infatti, solo di ipotesi di accusa. I diciassette interessati nel corso degli interrogatori avranno la possibilità di chiarire le rispettive posizioni anche se in questo contesto la posizione è univoca.

Ai consiglieri comunali di maggioranza ed ex tali viene contestata, quali componenti del consiglio comunale di Modica dell’epoca, di avere votato ed approvato a maggioranza una delibera del 29 novembre dello scorso anno quando fu esitato il punto riguardante il bilancio di previsione 2008 senza prevedere l’iscrizione nel documento contabile delle somme necessarie per il pagamento degli arretrati contrattuali e degli adeguamenti degli stipendi in favore dei dipendenti comunali.

 

Botta e risposta Buscema-Cisl

Lo scontro è duro. Antonello Buscema mostra i denti alla Cisl, rea di avere presentato l’esposto in Procura da cui è partita l’indagine che vede coinvolti, per rispondere di falsità  ideologica, i diciasette consiglieri comunali di maggioranza. In realtà Buscema non fa nomi, così come evitano di citare il sindacato i partiti di maggioranza. Ma il riferimento è diretto, anche perché la Funzione Pubblica Cisl, col suo segretario provinciale Gianfranco Marino, è stata la “paladina” degli arretrati contrattuali ai dipendenti comunali, oltre che firmataria dell’esposto presentato a febbraio in Procura. Dunque è alla Cisl, il suo segretario generale ibleo Giovanni Avola ed al provinciale della Fp, Gianfranco Marino, che sono indirizzati gli strali del primo cittadino. Sono loro dunque quei “rappresentanti sindacali che – dice il Sindaco in una nota dai toni forti e duri – con ostentata arroganza, sono riusciti a spostare il confronto tra amministrazione e sindacato dai tavoli politico-istituzionali ai tavoli dei tribunali. Questa scelta – continua Buscema – appare  inutile per la tutela degli interessi dei lavoratori, dato che gli arretrati contrattuali, oggetto della denuncia, sono stati previsti nel bilancio di previsione del 2009, e addirittura già liquidati da alcuni mesi ai dipendenti, ma anche – accusa – politicamente miope e dannosa considerato che compromette le relazioni sindacali, obbligando questa amministrazione a trarne le naturali conseguenze”. E le “naturali conseguenze” sono la rottura del tavolo delle trattative con la Cisl. “E’ chiaro infatti – annuncia Buscema – che non parteciperò ad alcun tavolo o trattativa a cui siedano quei rappresentanti sindacali, i quali non solo non riescono ad apprezzare lo sforzo e l’impegno che gli amministratori stanno mettendo per superare la difficilissima situazione finanziaria, ma addirittura li considerano talmente inaffidabili da ritenerli passibili di denuncia”.
Non si fa attendere la risposta del sindacato. “Non è nuova la minaccia del Sindaco di interrompere le relazioni sindacali con i rappresentanti della Cisl – dicono in maniera congiunta Giovanni Avola e Gianfranco Marino -. Sappiamo che preferisce forse altri soggetti sindacali più accomodanti e che non diano fastidi, ma, purtroppo per lui, gli ambiti di  operatività delle parti pubblica e sindacale sono disciplinati dalla legge e  dai contratti  collettivi di lavoro e non dalla volontà o dai capricci  dei singoli. Noi come sindacato abbiamo un ruolo  di rappresentanza di interessi da  svolgere e lo continueremo ad esercitare senza condizionamenti, a tutela dei diritti dei lavoratori, e con le modalità ed azioni sindacali che al momento riterremo più opportune ed efficaci per traguardare i nostri obiettivi, senza guardare in faccia l’interlocutore di turno. Relativamente ai fatti in questione – dicono ancora dalla Cisl – Il Sindaco ha dimenticato che l’esposto alla Procura della Repubblica di Modica, probabilmente all’origine degli avvisi di garanzia e che fdu presentato dalle segreterie provinciale e regionale della Cisl Fp, attiene ad una questione strettamente sindacale e contrattuale dei lavoratori mentre il riferimento fatto ad altre vicende del passato (entrate fittizie relative al Tribunale  di Modica iscritte in bilancio) forse atteneva più al ruolo di controllo di un consigliere di minoranza, quale era lui stesso, che non al sindacato della funzione pubblica. Inoltre – continua il segretario generale della Cisl iblea assieme al segretario provinciale della Fp Cisl -, contrariamente a quanto sostiene il Sindaco, gli arretrati della previsione nel bilancio 2009 della quota residua fatta in pendenza di numerosi tentativi di conciliazione dei lavoratori e dell’esposto alla Procura della Repubblica della nostra organizzazione sindacale, furono erogati nel mese di luglio di quest’anno, cioè dopo 14 mesi dal maturare del diritto, e solo per le  insistenze di questo  sindacato e contro la volontà dello stesso Buscema che, come ricorderanno tutti, sul  finire del mese di giugno, aveva invece ordinato espressamente al dirigente del  servizio finanziario, anche se inutilmente, di non pagarli”.
Giorgio Caruso


Buscema: “Interrotte le relazioni sindacali con quei rappresentanti che non apprezzano quanto abbiamo fatto. Anzi ci considerano degli inaffidabili e ci denunciano anche.”

 


“Prendo atto con vivo rammarico che, come più volte dichiarato in questi mesi, con ostentata arroganza alcuni rappresentanti sindacali sono riusciti a spostare il dibattito a confronto tra amministrazione e sindacato dai tavoli politico-istituzionali ai tavoli dei tribunali”.

Così inizia il commento del Sindaco Antonello Buscema in riferimento all’inchiesta aperta dalla procura della Repubblica di Modica nei confronti dei 17 consiglieri di maggioranza accusati di non aver previsto gli arretrati contrattuali nel bilancio di previsione approvato lo scorso anno.

“ Tale scelta, continua il Sindaco, appare:

inutile per la tutela degli interessi dei lavoratori, attesto che gli arretrati contrattuali, oggetto della denuncia, sono stati previsti nel bilancio di previsione del 2009, e addirittura già liquidati da alcuni mesi ai dipendenti;
Politicamente miope e dannosa considerato che compromette le relazioni sindacali, obbligando questa amministrazione a trarne le naturali conseguenze.
E’ chiaro infatti, conclude il Sindaco, di non poter più partecipare ad alcun tavolo o trattativa a cui siedano quei rappresentanti sindacali, i quali non solo non riescono ad apprezzare lo sforzo e l’impegno che gli amministratori stanno mettendo per superare la difficilissima situazione finanziaria, ma addirittura li considerano talmente inaffidabili da ritenerli passibili di denuncia.”

La replica della Cisl

 

  Non possiamo accettare, perché incomplete e fuorvianti, le dichiarazioni rilasciate dal Sindaco alla stampa sulla vicenda dei  17 avvisi di garanzia recapitati ad altrettanti consiglieri  comunali di Modica.

     Il Sindaco ha dimenticato di aggiungere che l’esposto alla Procura della Repubblica di Modica, presentato dalle Segreterie Provinciale e Regionale della CISL FP e probabilmente all’origine  degli  avvisi  di garanzia, attiene ad una questione strettamente sindacale e contrattuale dei lavoratori mentre il riferimento fatto ad altre vicende del passato (entrate fittizie relative al Tribunale  di Modica iscritte in bilancio) forse atteneva più al ruolo di controllo di un consigliere di minoranza, quale era lui stesso, che non al sindacato della funzione pubblica. 

     Ma il Sindaco ha anche omesso di  illustrare alcuni fatti che hanno preceduto e determinato l’esposto e che, secondo noi, è necessario conoscere per poter collocare nel giusto  ambito  il comportamento tenuto dal Capo dell’Amministrazione e dalla sua Giunta Comunale. Ed i fatti  sono questi:
l’8 settembre 2008 il Sindaco aveva ricevuto dal sindacato, insieme a tutti i Consiglieri Comunali, al Presidente del Consiglio, agli Assessori, al Segretario Generale ed al Collegio dei revisori dei conti, una diffida a porre in essere tutti gli atti e le misure necessarie a garantire e realizzare il diritto dei lavoratori alla determinazione e corresponsione delle somme loro dovute a titolo di arretrati contrattuali 2006/2007;
il 19 settembre 2008 il Segretario Generale del Comune di Modica in una nota indirizzata sempre al Sindaco ed alla Giunta Comunale “consigliava” all’Amministrazione Comunale di valutare la possibilità di inserire in una prossima variazione di bilancio dell’esercizio 2008 la somma residua necessaria a finanziare l’intera spesa riguardante gli arretrati contrattuali, trattandosi di spese obbligatorie;
il 22 settembre 2008, il Presidente del  Consiglio Comunale con una nota “invitava” il Sindaco a valutare la possibilità di reperire le risorse necessarie alla corresponsione degli arretrati  contrattuali entro il 30 novembre 2008;
il 23 settembre 2008 anche il Collegio dei Revisori dei Conti “invitava” Sindaco, Assessori al Bilancio e Personale, Segretario Generale, Dirigente del Servizio Finanziario e Presidente del Consiglio Comunale a provvedere all’inserimento degli arretrati contrattuali nel riequilibrio del bilancio nel caso in cui la segnalazione dei sindacati fosse stata ritenuta legittima;
il 29 novembre 2008 il Consiglio Comunale ha approvato l’assestamento generale del bilancio 2008 senza inserire la previsione di spesa obbligatoria riguardante gli arretrati contrattuali.

     Inoltre, contrariamente a quanto  sostiene il Sindaco, detti arretrati previa previsione nel bilancio 2009 della quota residua fatta in pendenza di numerosi tentativi di conciliazione dei lavoratori e dell’esposto alla Procura della Repubblica di Modica della nostra  O.S., furono erogati nel mese di luglio di  quest’anno (cioè dopo 14 mesi dal maturare del diritto) e solo per le  insistenze di questo  sindacato e contro la volontà del  Capo dell’Amministrazione che, come ricorderanno tutti sul  finire del mese di giugno, aveva invece ordinato espressamente al dirigente del  servizio finanziario, anche se inutilmente, di non pagarli.

            Infine, non è nuova la minaccia del  Sindaco di interrompere le relazioni sindacali con i rappresentanti della Funzione Pubblica della CISL. Sappiamo che preferisce forse altri soggetti sindacali più accomodanti e che non diano fastidi, purtroppo per lui gli ambiti di  operatività delle parti pubblica e sindacale sono disciplinati dalla legge e  dai contratti  collettivi di lavoro e non dalla volontà o dai capricci  dei singoli.

     Noi come sindacato abbiamo un ruolo  di rappresentanza di interessi da  svolgere e lo  continueremo ad esercitare senza condizionamenti, a tutela dei diritti dei lavoratori, e con le modalità ed azioni sindacali che al momento riterremo più opportune ed efficaci per traguardare i nostri obiettivi, senza guardare in faccia l’interlocutore di turno.

                                                                          LA SEGRETERIA PROVINCIALE CISL