di Redazione
ENNA, 30 SET Svolta nelle indagini sull’uccisione
dell”avvocato Antonio Giuseppe Bonanno, ferito mortalmente la
sera del 28 settembre 2016 a Pietraperzia. Agenti della squadra
mobile della polizia di Enna e carabinieri della compagnia di
Piazza Armerina hanno arrestato uno dei due presunti esecutori
materiali del delitto: Andrea Bernunzo, accusato di concorso in
omicidio premeditato, riciclaggio e danneggiamento seguito da
incendio. Nei suoi confronti gli investigatori hanno eseguito
un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di
Caltanissetta su richiesta della locale Procura Distrettuale
Antimafia. Secondo la ricostruzione dell’accusa, Bernunzo e un
complice, Filippo Giuseppe Marchì assassinato in un successivo
agguato mafioso, avrebbero esploso tre colpi di pistola alle
spalle del professionista che stava per entrare a casa.
L’avvocato morì due giorni dopo in ospedale. Il movente del
delitto, secondo quanto emerso da indagini di polizia e
carabinieri, sarebbe da collegare all’acquisto di
un’autovettura effettuato dal suocero di Bernunzo, con
l’intermediazione di quest’ultimo, in una concessionaria di
proprietà di alcuni parenti del legale. Nei giorni
immediatamente successivi erano sorte contestazioni in merito
sul reale chilometraggio del veicolo e contestualmente
l’avvocato Bonanno aveva richiesto al suocero di Bernunzo di
onorare un debito contratto da quest’ultimo, circostanze che,
ricostruisce la Dda di Caltanissetta, avevano alimentato il
livore dell’arrestato nei confronti del legale. Dalle indagini è
emerso che l’indagato, all’epoca dei fatti vigilante in un
supermercato di Caltanissetta, fosse assente dal lavoro proprio
il giorno dell’omicidio. L’attività degli investigatori ha
permesso di di registrare il timore, manifestato dall’indagato,
di aver lasciato delle impronte digitali nell’auto utilizzata
per l’omicidio, rubata, nonostante fosse stata data alle fiamme.
Dagli accertamenti, osserva la Dda Nissena, è emersa anche la
personalità violenta dell’arrestato nei confronti di familiari.
L’uomo dopo l’arresto, è stato condotto nel carcere di Enna
(ANSA).
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