Cultura
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10/11/2009 13:43

Battiato da censura, contro Silvio

di Redazione

Ragusanews lo aveva anticipato in luglio.

Franco Battiato avrebbe scritto e pubblicato una canzone contro il sessuomane: “Uno dice: che male c’è a organizzare feste private con delle belle ragazze per allietare Primari e Servitori dello Stato?

Non ci siamo capiti. E perchè mai dovremmo pagare anche gli extra a dei rincoglioniti?”

Chiaro il gioco di parole “primario-premier”.

 

Il titolo della canzone è Inneres Auge.

 

 

Il brano in prossima uscita  è stato censurato (o meglio rifiutato) da gran parte dei media nazionali… sarà per quel candido riferimento ai festini del premier?
 

“Inneres Auge” in tedesco è ‘l’occhio interiore’, ovvero l’intuito, il cuore  (sentimento), lo sguardo spirituale interiore, la chiaroveggenza (perspicacia, anche se zoppica un po’ come traduzione), cioè la visione che va oltre ciò che riesci a vedere con l’occhio fisico.
Gli indiani lo chiamano ‘terzo occhio’ che ha sede al centro della fronte.

 

Per Battiato solo la bellezza potrà salvare il mondo.

Da antologia la frase finale:

mi basta una sonata di Corelli, perchè mi meravigli del Creato”.

 

 

 

 

 

INNERES AUGE

Come un branco di lupi che scende dagli altipiani ululando
o uno sciame di api accanite divoratrici di petali odoranti
precipitano roteando come massi da altissimi monti in rovina.
Uno dice che male c’è a organizzare feste private
con delle belle ragazze per allietare Primari e Servitori dello Stato?

Non ci siamo capiti
e perché mai dovremmo pagare anche gli extra a dei rincoglioniti?
Che cosa possono le Leggi dove regna soltanto il denaro?
La Giustizia non è altro che una pubblica merce…
di cosa vivrebbero ciarlatani e truffatori
se non avessero moneta sonante da gettare come ami fra la gente.

La linea orizzontale ci spinge verso la materia,
quella verticale verso lo spirito.
Con le palpebre chiuse s’intravede un chiarore
che con il tempo e ci vuole pazienza,
si apre allo sguardo interiore: Inneres Auge, Das Innere Auge

La linea orizzontale ci spinge verso la materia,
quella verticale verso lo spirito.
Ma quando ritorno in me, sulla mia via,
a leggere e studiare, ascoltando i grandi del passato…
mi basta una sonata di Corelli, perchè mi meravigli del Creato!