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12/11/2015 15:46

Battiato: Se a Papa Francesco preferissi lo yogurt

"Di notte la mia anima lascia il mio corpo, e poi torna"

di Redazione

Franco Battiato
Franco Battiato

Catania – «La politica di oggi? Peggio di cosi è impossibile. Non si può più fare nulla. E pensare che quando uscì la mia canzone tutti i partiti, dall’estrema sinistra alla destra la adottarono come un inno. Sostenendo che riguardava i loro avversari».

E Franco Battiato ricorda così l’uscita della sua “Povera Patria” ed è anche l’occasione per parlare dell’ormai Ei Fu “amico” Rosario Crocetta: «Provo per lui solo una grande pena, non lo dico in senso dispregiativo».

Per il Papa, invece, c’è: «simpatia per lui, ma dovrebbe parlare più di Dio nei suoi discorsi». Lo toccano poco, invece, gli ultimi scandali Vaticani: «Quella con la faccia da spagnola dovrebbe pensare a fare la calza».

Nonostante l’età (70 anni portati benissimo) il tempo sembra proprio non averlo cambiato: continua la sua ricerca spirituale, fra santoni e viaggi astrali. In Lombardia, ad esempio, ha incontrato la santona indiana Amma e confessa di non essere stato solo: «Con me c’era pure Anna Agnelli. E altre quarantamila persone. Ad Amma ho messo una ghirlanda sul collo, e ho perfino osato accarezzarla sulla faccia! La maggioranza degli esseri umani non si rende conto di avere un’anima, ascolta solo il proprio corpo. Ma di notte, e non mentre dormiamo, usciamo tutti dal corpo e compiamo viaggi astrali. Quando “rientriamo” si sente proprio il rumore della nostra povera carne morta che riaccoglie l’anima. Più volte ho avuto esperienze piacevolissime di presenze davanti agli occhi. La reincarnazione? Non ci credo più. È una sciocchezza da buddisti. La dimensione spirituale ti conduce alla fine del Tutto. Al punto di non ritorno. E io non vedo l’ora!». E speriamo che l’anima non perda la strada di casa.

Ma fra un viaggio extracorporeo e l’altro, nel frattempo il 13 novembre uscirà una sua collezione che racchiude il meglio della sua carriera, lunga ormai 50 anni. Si chiamerà (e non sarà di certo un caso), “Le nostre anime”, disponibile in due versioni: un triplo box con 52 brani, e uno scrigno deluxe con, oltre alle sue canzoni, anche i suoi tre film e le puntate di un programma Rai, “Bitte Kleine Reclame”, da lui condotto.

«Questa è la mia vera antologia definitiva, le altre non le avevo decise io, ma le case discografiche. Se ho risentito tutto il materiale di questi 40 anni? Per la verità no». In effetti sarebbe stata lunga.

Vi saranno anche quattro inediti: il brano “Le nostre anime” (con accompagnamento d’archi della Royal Philarmonic Orchestra di Londra); “Lo spirito degli abissi” e la cover di “Se telefonando”: «L’ho incisa prima della versione di Nek, che non mi tocca. Volevo vendicare questa straordinaria canzone dal destino che aveva avuto con uno scarso successo di classifica, inducendomi a pensare quanto siano cafoni gli italiani>>.

L’inedito “Le nostre anime” viene definito da Battiato: «Il punto d’arrivo della mia ricerca spirituale. Di tutti i miei mondi, preferisco quello spirituale. A casa mia c’è un tavolo pieno dei testi dei grandi mistici. Se hai spirito vai verso quella direzione. Ma la maggior parte degli uomini non è in grado di conoscere la propria anima, vive di corpo».

Certo, c’è anche la furbata commerciale con Mika, la riscrittura in inglese di Centro di Gravità Permanente: «”Center of gravity” l’ha voluta la Universal, per la produzione di Daniele Luppi. Ho cantato con Mika, che è bravo, simpatico e gasatissimo. Queste sono le operazioni fatte per l’Europa e magari l’America. Quelli ci cascano…». E pare che Battiato sarà ospite di X Factor il 19 novembre, ma solo per cantare “La cura”. E pare che addirittura un talent gli abbia offerto: <> per fare il giudice. Ma ovviamente non se n’è fatto nulla.

 

Prossimi appuntamenti? Magari non sarà un successo commerciale, visto che l’artista sta ultimando un film su Haendel: «ma grazie al protagonista Johannes Brandrup abbiamo trovato un paio di milioni di euro, speriamo di andare in porto».

Infine, il tour con Alice, che partirà a metà febbraio. Ma Battiato non è solo spirito e musica. Il Fatto Quotidiano, riporta di un insolito incontro con la Bertè: “La incontro in aereo e mi fa: “A’ Battià dove vai?”, “Dove vai te?” rispondo. Poi parliamo, la guardo un secondo di troppo. Lei scorge ammirazione, si alza il pullover e senza preavviso mi fa vedere le tette”. Ma il musicista catanese non si scompone di certo. Con spirito da vero gentlemen, risponde: “Loredana ti dico la verità, sono bellissime”. E’ l’amore per la gente che ama definire “anomali” fra cui vi sarebbero anche il Papa e Jannacci. E sempre sul Fatto racconta del suo disinteresse per la politica, del rifiuto dell’idea di matrimonio perché “mi fa venire voglia di spararmi” e del suo odio per chi lo chiama “maestro”: “Mi dà fastidio. Maestro di cosa? Sono stato fortunato, protetto da un patto stabilito altrove”.

Non parla mai delle sue relazioni con donne.
“Una volta pensai di aver trovato quella giusta”.
E poi cosa accadde?
“Uscii presto, comprai tre yogurt, li misi in cucina e poi andai a fare una doccia. Una volta lavato, gli yogurt non c’erano più”.

Li aveva mangiati tutti lei?
“Tutti e tre. Ora dico, se ne avesse lasciato almeno uno, avremmo parlato di altro. Ma li aveva fatti fuori tutti. La lasciai”.