Gli scienziati cinesi hanno scoperto che bere tè verde può aiutare a prevenire l’Alzheimer, secondo quanto riportato oggi da Science and Technology Daily.
di Redazione
Sembra che per proteggere il proprio cervello dall’avanzare della malattia di Alzheimer o della demenza basti sorseggiare periodicamente una bella tazza di tè verde.
Gli scienziati cinesi hanno scoperto che bere tè verde può aiutare a prevenire l’Alzheimer, secondo quanto riportato oggi da Science and Technology Daily.
Oggi andiamo alla scoperta, del tè verde, la bevanda antinfiammatoria e dimagrante che aiuta anche a prevenire l’Alzheimer. Siamo abituati ad associare il consumo del tè verde alle diete dimagranti ma i benefici in realtà sono molteplici. Dall’ipertensione all’Alzheimer: scopriremo i benefici per la salute umana che possono derivare dal consumo di tè verde sono davvero molti. In particolare il merito è da attribuire a uno specifico flavonoide contenuto nel tè verde che si è dimostrato in grado di proteggere in modo molto efficace e promettente il nostro cervello.
La scoperta di un team di scienziati cinesi: danni sinaptici ridotti sensibilmente con il consumo
Sono ormai in molti a conoscere le proprietà neuroprotettive dei polifenoli contenuti nel tè verde, bevanda che è dunque valida alleata non solo nelle diete dimagranti ma anche nella lotta alle malattie neurodegenerative. Ora, però, la conferma arriva dagli scienziati cinesi, che dati alla mano hanno dimostrato come il consumo di tè verde possa aiutare a prevenire il morbo di Alzheimer.
Lo riferisce il Science and Technology Daily.
Con il sempre più intenso invecchiamento della popolazione, le malattie neurodegenerative, tra cui il morbo di Alzheimer, stanno mostrando tassi di incidenza rapidi ed elevati. Gli scienziati della Anhui Agricultural University e della University of Science and Technology of China hanno rivelato in una ricerca, apparsa anche sulla rivista Molecular Nutrition and Food Research, che il tè verde potrebbe favorire la riduzione dei danni sinaptici nonché il miglioramento dell’apprendimento e della memoria.
I polifenoli della catechina del tè verde proteggono, in particolare, dallo stress ossidativo e da infiammazioni e riescono a inibire l’aggregazione beta-amiloide: uno dei tratti ricorrenti nel cervello colpito da Alzheimer è proprio l’accumulo di placche di proteina beta-amiloide, mucchi disordinati di una sostanza di scarto metabolico che circondano e distruggono le sinapsi, i punti nevralgici della comunicazione tra neuroni.
I PRECEDENTI – Già due anni fa, uno studio pubblicato sul Journal of Biological Chemistry dagli scienziati della University of Southern California aveva dimostrato come i topolini con Alzheimer si riprendevano completamente non mostrando più i sintomi della malattia con una dieta arricchita di due composti naturali, uno estratto dal tè verde (epigallocatechina-3-gallato) e l’altro dalla carota (acido ferulico), presente anche in pomodori, riso, grano, avena. Secondo gli scienziati, erano stati sufficienti tre mesi di questa dieta (con un dosaggio delle due sostanze di 30 milligrammi per chilo di peso dell’animale) per riportare i topolini con demenza a una condizione di normalità.
© Riproduzione riservata