Scopriamo i benefici del cachi contro colesterolo e ipertensione, ma occhio alle controindicazioni per restare in forma.
La dieta coi cachi è dedicata a chi vuole ottimizzare l’idratazione dell’organismo e depurarsi. Al centro dell’attenzione c’è il celebre frutto originario della Cina. Il caco viene coltivato da secoli e secoli anche per un altro motivo, ossia la raffinatezza del legno del suo albero. Scopriamo il piano settimanale
Il cachi è sicuramente tra le prelibatezze della stagione autunnale. Così dolci e saporiti, fanno la loro comparsa a partire dal mese di ottobre. L'albero è conosciuto con nomi diversi, caco, loto o kako, e raggiunge anche un'altezza di 15 metri. Il frutto ha un colore arancione acceso e, quando è maturo, è molto morbido al tatto. Per quel che riguarda l'Italia le maggiori coltivazioni si trovano in Sicilia. I cachi sono ottimi per la salute, anche se presentano qualche controindicazione da tenere presente. Morbidi e gustosi, sono ottimi da consumare come frutto fresco oppure da usare come ingrediente per preparare dessert e dolci.
I cachi fanno ingrassare?
In natura esistono numerose varietà di cachi. Tra le più celebri troviamo quelle note con i nomi di Hachiya e Fuyu. In ogni caso, quando si parla di questi frutti è necessario chiamare in causa diverse proprietà benefiche. In questo novero è possibile citare la ricchezza in vitamina B1, essenziale per la conversione degli zuccheri in energia per i muscoli, ma anche la presenza di acido folico, fondamentale per le donne in dolce attesa e per quelle che stanno pianificando una gravidanza. Nei cachi troviamo anche una buona quantità di magnesio e fosforo.
Depurano l’organismo
Ricchi di fibre, sono degli ottimi alleati naturali della depurazione dell’organismo. I principi nutritivi appena citati favoriscono infatti la motilità intestinale. Da non dimenticare è anche il fatto che un singolo caco garantisce l’apporto di circa la metà della razione giornaliera di vitamina A raccomandata ai soggetti adulti.
La suddetta vitamina è solo uno degli antiossidanti che si assumono ogni volta che si mangiano questi gustosi frutti. Parlare delle proprietà dei cachi vuol dire ricordare pure la presenza di flavonoidi, tra i quali è possibile citare nello specifico quercetina e kaempferol.
L’apporto di queste sostanze, come rivelato da uno studio condotto da un team della Tufts University di Boston nel 2012, è decisivo per prevenire i problemi cardiaci. Tale beneficio è dovuto all’abbassamento dei valori della pressione arteriosa e alla riduzione del colesterolo cattivo LDL.
I cachi, considerati degli ottimi elisir anti tumore per via della presenza di licopene, sono anche estremamente versatili in cucina. Li si può gustare in un’insalata mista, ma non solo. Tra le ricette interessanti per chi punta a seguire una dieta coi cachi è possibile citare pure i primi piatti e dessert come il budino. Prima di iniziare ad assumere questi frutti, che grazie alla buona quantità di acqua che contengono favoriscono l’idratazione dell’organismo e stimolano la diuresi, è opportuno consultare il proprio medico di fiducia.
Come mangiarli
Cento grammi di cachi apportano circa 70 calorie. Per sfruttare i loro benefici a vantaggio di linea e salute è importante consumarli con moderazione. «La quantità consigliata è di massimo un frutto al giorno. I cachi apportano elevate quantità di zuccheri semplici a rapido assorbimento, per esempio il fruttosio, che hanno il vantaggio di fornire subito energia, ma allo stesso tempo vengono assimilati dall’organismo velocemente» precisa la nutrizionista.
«I cachi possono essere mangiati, per esempio, a colazione oppure come spuntino spezza fame di metà mattina o di metà pomeriggio. Vanno invece evitati dopo pranzo o cena. Il rischio è di fare il pieno di troppi zuccheri e calorie» consiglia la nutrizionista Nicoletta Bocchino.
Curarsi con il cachi
Per aiutare il funzionamento del fegato grazie al potere dei cachi consuma uno di questi frutti una volta al giorno dopo il pranzo oppure come merenda a metà pomeriggio. Per combattere la ritenzione idricainvece mangia il cachi a colazione nella mattina, quando l’organismo è più ricettivo. Se non vi piace molto la viscosità del cachi e il sapore della sua polpa, ma non volete rinunciare alle sue proprietà curative passate il frutto sbucciato nel passaverdura e conditelo con succo di limone, condite con un cucchiaio di zucchero, lasciate riposare in frigo e consumate dopo qualche ora.
Anche la stitichezza può essere curata con il cachi, che deve essere consumato a colazione e deve essere molto maturo, senza buccia nè semi. In questo modo le proprietà del cachi favoriranno un miglioramento del vostro transito intestinale. Se invece il vostro problema è la colite a colazione consumate un cachi un po’ acerbo, grazie al tannino la polpa avrà un forte potere astringente.
Esempio di dieta dei cachi per restare in forma
Lunedí
Colazione: un cachi, latte di soia;
Spuntino: yogurt magro con cereali integrali;
Pranzo: zuppa di legumi, insalata;
Spuntino: yogurt magro;
Cena: pesce ai ferri, insalata.
Martedí
Colazione: latte scremato con fette biscottate integrali;
Spuntino: un cachi;
Pranzo: zuppa di verdure;
Spuntino: una mela;
Cena: petto di pollo ai ferri, insalata.
Mercoledí
Colazione: un cachi;
Spuntino: biscotti integrali, una spremuta;
Pranzo: insalata di pesce;
Spuntino: una mela;
Cena: pesce ai ferri, verdure bollite.
Giovedí
Colazione: latte di soia, biscotti integrali;
Spuntino: una mela;
Pranzo: insalata;
Spuntino: un cachi;
Cena: petto di pollo ai ferri, insalata.
Venerdí
Colazione: yogurt magro, un cachi;
Spuntino: una mela;
Pranzo: petto di tacchino ai ferri, insalata;
Spuntino: fette biscottate integrali con miele;
Cena: insalata ricca, pesce ai ferri.
Sabato
Colazione: biscotti integrali;
Spuntino: yogurt magro, un cachi;
Pranzo: zuppa di verdure;
Spuntino: una mela;
Cena: zuppa di legumi.
La domenica consideratevi liberi, ma non esagerate con i cibi grassi e calorici. Ovviamente questo menù di esempio non da la certezza di essere una dieta perfetta per voi, se cercate una dieta perfettamente concepita per le vostre esigenze consultate un nutrizionista.