Si tratta di una dieta ideata dal Professor John Blackburn, medico americano che la mise a punto negli anni 70' per trattare problemi di obesità e sovrappeso. Nota anche come PSMF (protein sparing modified fast) la si può ritenere simile alle diete iperproteiche. E' una dieta che dà risultati, ma non tutti possono seguirla. In ogni caso si tratta di un regime dietetico molto restrittivo per cui va seguita sotto stretto controllo medico. La dieta Blackburn non favorisce solo il dimagrimento, ma è anche in grado di sciogliere le adiposità che abbiamo in determinate parti del corpo, nel caso delle donne soprattutto a gambe e glutei.
Dieta Blackburn: come funziona
Come detto, la si può apparentare alle diete iperproteiche, in particolare alla dieta chetogenica. La dieta Blackburn prevede essenzialmente solo proteine e alcune verdure. Carboidrati grassi e zuccheri anche quelli compresi nella frutta non sono invece presenti. Si prevede anche l'uso di integratori specifici a ìbase di aminoacidi. Come verdure sono consentite broccoli melanzane zucchine asparagi insalata fagiolini spinaci porri e la soia per il suo alto contenuto proteico. Anche i formaggi e i salumi non sono ammessi in quanto alimenti grassi.
La dieta si basa quindi essenzialmente su alimenti ad alto contenuto proteico che troviamo nelle carni rosse e bianche e nel pesce, riguardo quest'ultimo andrà evitato il salmone, e anche altri pesci che contengono molti grassi. E' quindi un regime dietetico che privilegia l'assunzione di proteine a discapito di carboidrati e grassi. Le proteine sono da assumere non solo tramite gli alimenti ma anche in polvere tramite integratori specifici. La dieta Blackburn si basa sulla chetosi che si verifica quando siamo a digiuno da molti giorni. Non potendo attingere a riserve di glucosio l'organismo si procura l'energia necessaria per le sue funzioni degradando gli acidi grassi che producono i corpi chetonici come prodotto di scarto. Il digiuno però comporta anche la perdita della massa magra e quindi dei muscoli. La dieta prevede quindi l'assunzione di cibi proteici per evitare di perdere anche la massa magra.
La dieta è costituita da 3 fasi da seguire solo per 21 giorni. La prima fase dura 3 giorni e prevede l'eliminazione dei carboidrati. In questa fase l'organismo inizierà ad utilizzare le riserve di glucosio. In questi giorni si possono avvertire debolezza e senso di fame. La seconda fase va dal terzo giorno fino alla fine della dieta. In questa fase si formano i corpi chetonici. La terza fase è una dieta di mantenimento che prevede di non assumere nello stesso pasto carboidrati e proteine e neanche proteine diverse, la frutta invece va consumata lontano dai pasti. Terminate queste fasi si può tornare ad una alimentazione normale.
Dieta Blackburn: a chi è indicata
Può rivelarsi utile a chi vuole perdere rapidamente i chili di troppo in vista di un obiettivo a breve termine. E' sconsigliata invece per gli sportivi, per le donne in gravidanza e in allattamento e anche a chi soffre di malattie renali. In ogni caso, come per qualsiasi altra dieta, anche questo regime dietetico andrà seguito sotto opportuno controllo da parte di uno specialista, medico o dietologo, per evitare controindicazioni per la salute.