La dieta del respiro si basa sul fatto che respirando si brucia il grasso e si dimagrisce.
Ecco come funziona e come dimagrire "respirando"
In cosa consiste la Dieta del respiro?
L’attore giapponese Miki Ryosuke è l’ideatore della cosiddetta “dieta del respiro”, quella che a sua detta gli ha permesso di perdere ben 13 chili e 12 cm di girovita in sei settimane.
La dieta del respiropoggia le sue basi sul fatto che la respirazione brucia il grasso. Per essere più precisi la respirazione stimola lo scioglimento degli accumuli adiposi dell’organismo. Questo è possibile perché il grasso, a livello molecolare, è composta da carbonio, idrogeno e ossigeno, di conseguenza l’ossigeno incamerato con la respirazione permette di scindere le molecole di grasso. La reazione chimica quindi libera energia, da prodotti di scarto come acqua e anidride carbonica.
In questo modo è possibile eliminare il grasso e smaltire attraverso la respirazione e la sudorazione. Per questo un aspetto chiave della dieta del respiro è lo sport, visto che permette di intensificare la respirazione e aiuta a liberarsi dalle tossine. Vediamo ora come funziona la dieta del respiro.
Dieta del respiro: come dimagrire respirando.
La storia della dieta del respiro
La dieta del respiro è stata inventata, come anticipato dall’attore giapponese Miki Ryosuke che, cercando un modo per rilassarsi, ha scoperto quanto la respirazione sia efficacie nella perdita dei chili di troppo.
Infatti secondo lui basterebbe effettuare dei lungi respiri ogni giorno per bruciare i grassi, in questo modo Ryosuke ha perso 13 chili in sei settimane, e senza limitazioni di cibo. Come abbiamo detto, oltre al regime alimentare molto flessibile, come in quasi tutte le diete anche per quella del respiro è fondamentale praticare sport.
Lo sport fa dimagrire perché fa respirare di più
Per questo motivo fare movimento fa dimagrire: perché, oltre a intensificare la massa magra e la muscolatura, provoca una respirazione più intensa.
Fare esercizio fisico comporta sudorazione (che aiuta a liberarsi di tossine e materiale di scarto tra cui i depositi adiposi), respirazione intensificata e lavoro muscolare, una tripletta che assicura una remise en forme basata su presupposti sani (piuttosto che sul taglio delle calorie).
Dieta del respiro: gli esercizi per metterla in pratica
Ma in questo caso si tratta di una pratica ancor più importante perché è uno dei modi migliori per eliminare calorie e tossine. Infatti fare sport contribuisce a sollecitare i depositi adiposi tramite la respirazione intensificata e la mobilitazione dei muscoli.
La dieta del respiro quindi non è difficile o rigida, infatti si basa su precisi esercizi di respirazione da svolgere ogni giorno da 2 a 5 minuti. Per ridurre il girovita basterà mettersi in piedi, con un gamba avanti e una indietro, e inspirare per 3 secondi facendo attenzione a sollevare le braccia sopra la testa e spostare il peso sul piede posteriore. Poi si passa all’espirazione, dove si dovrà buttare fuori l’aria con forza per circa 7 secondi. Durante questi esercizi è importante contrarre i muscoli del ventre per massimizzarne l’efficacia.
Dieta del respiro: alimenti e controindicazioni
Anche se la dieta del respiro non prevede un vero e proprio regime alimentare è ovvio che bisogna accostare agli esercizi, dei cibi sani ed equilibrati. La dieta mediterranea è perfetta, ma in ogni caso è importante riuscire ad incamerare i nutrienti necessari al fabbisogno dell’organismo. Grazie all’efficacia combinata della dieta e degli esercizi sarà possibile bruciare i grassi e agire sullo stress, alleviando le tensioni. Inoltre sarà possibile gestire meglio emozioni, stanchezza e situazioni di tensione mentale.
La dieta del respiro è quindi una delle soluzioni migliori e meno impegnative per perdere peso, ma bisogna ricordare una cosa importante. Infatti è necessario fare attenzione perché secondo gli specialisti sarebbe meglio non condizionare o controllare un atto involontario come il respiro.
Questo perché c’è il rischio di indurre iperventilazione, palpitazioni, tachicardia o, nel peggiore dei casi, svenimenti. Perciò prima di intraprendere la dieta del respiro è importante rivolgersi al proprio medico curante. Invece gli individui asmatici o con problemi cardiaci non dovrebbero assolutamente provare questa dieta.