Bisogna anzitutto intendersi su cosa significa una dieta ferrea. Quando parliamo di dieta ferrea significa che seguiamo il nostro menù alimentare, che ci avrà preparato un dietologo, al 100%. Insomma seguiamo la dieta per filo e per segno senza concederci nulla che non sia previsto all'interno della dieta. In linea generale le diete che funzionano sono quelle che prevedono un deficit energetico, ovvero introduciamo meno calorie di quelle che consumiamo e quindi è maggiore il dispendio energetico rispetto alle calorie introdotte. Il vantaggio di una dieta ferrea in effetti rispetto ad altre diete che invece prevedono di potere mangiare alimenti a scelta agli orari che preferiamo, consiste proprio nell'essere già determinata, pertanto seguire il piano dimagrante alla lettera è sicuro che funziona.
Nella dieta però contano anche gli aspetti psicologici, per cui se iniziamo a perdere la motivazione prima o poi finiremo col non rispettare più alla lettera la dieta che stiamo seguendo e quindi non raggiungeremo il nostro obiettivo.
Dieta ferrea: cosa si mangia
Indubbiamente ogni dieta per essere efficace va personalizzata, tuttavia nelle diete dimagranti vi sono alcune costanti che ricorrono. Per quanto riguarda gli alimenti sono compresi quelli sazianti e poco calorici, quindi frutta verdura legumi cereali integrali e alimenti proteici. Andranno evitati gli alimenti ultra processati che contengono molti zuccheri come le bevande zuccherate, i dolci, gli alimenti confezionati. Per quanto riguarda le calorie, l'apporto calorico di un regime alimentare ferro si aggira su circa 1300 kcal/giorno. Tuttavia regimi calorici drastici di questo tipo funzionano solo nel breve periodo, meno su quello lungo.
Dieta ferrea: esempio di menù
A colazione: caffè o tè senza zucchero e due fette biscottate e della marmellata e un frutto. In alternativa caffè o tè sempre senza zucchero con uno yogurt magro e 40 grammi di cereali integrali.
Spuntino mattina: uno yogurt magro oppure una manciata di frutta secca.
Pranzo: una porzione contenuta di pasta o riso integrale condita con verdure fresche e un’insalata, oppure una zuppa di legumi cereali integrali e verdure grigliate.
Spuntino pomeriggio: uno yogurt magro, oppure un frutto.
Cena: petto di pollo ai ferri oppure del pesce al vapore. In alternativa dei formaggi magri e un uovo sodo accompagnati da una abbondante porzione di verdure fresche e una fetta di pane integrale.
Dieta ferrea: come seguirla senza incertezze
Come detto, l'aspetto motivazionale gioca quindi un ruolo molto importante. Oltre alle calorie al deficit calorico e del TDEE ovvero del fabbisogno calorico giornaliero dobbiamo quindi sempre tenere conto di quali sono le nostre motivazioni che stanno alla base della dieta e quindi se sono sufficientemente forti per portarla al termine per raggiungere i risultati che siamo prefissati.
Non facciamoci ossessionare dalle calorie. Pensare in continuazione cosa mangiare ci fa cadere in atteggiamenti compulsivi del tutto controproducenti.
Se abbiamo poco autocontrollo ed equilibrio evidentemente la dieta rigida non fa per noi.
Fissiamo sempre obiettivi alla nostra portata, altrimenti la perdita di motivazione è inevitabile. Chiediamoci ad esempio perché vogliamo perdere a tutti i costi quei chili che danno così fastidio? E' solo una motivazione estetica di salute o c'è pure dell'altro?
Facciamoci seguire in questo percorso da un esperto che saprà come aiutarci ad affrontare le problematiche che inevitabilmente potrebbero palesarsi nel corso della dieta.