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Dieta in zona rossa fra sedentarietà e stress, parla la nutrizionista

L'esperta ci spiega cosa mangiare e cosa evitare in questi lunghi giorni di ansia e isolamento sociale. Ecco la dieta da seguire in zona rossa.

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Dieta in zona rossa fra sedentarietà e stress, i consigli della nutrizionista: "Ripuliamo la dispensa e usiamo bene il delivery"

Lo abbiamo visto tutti, in questo ultimo anno, in tempi di isolamento anti-contagio sembra che il passatempo preferito dalle famiglie Italiane chiuse responsabilmente in casa sia cucinare e mangiare.“ Scopriamo quali sono gli errori più frequenti commessi individuati dall’esperta e una lista di consigli per affrontare al meglio il cambio stagione: "Non aggiungiamo anche lo stress della dieta, sfruttiamo i prodotti di stagione"
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Prima cosa, fatee attenzione all'eccessivo interesse verso il cibo
Su Facebook e Instagram o, comunque, sui social in generale è tutto un susseguirsi di post di piatti, ricette e gare di cucina. Attenzione: concentrare tutta l'attenzione o la maggior parte di essa sul cibo non è interesse, ma masochismo. In questo periodo, durante il quale stiamo tutti conducendo una vita decisamente molto sedentaria, sarebbe importante diminuire l’apporto calorico quotidiano perché il nostro organismo non ha bisogno di tante energie, visto che il fabbisogno personale dell'organismo si adegua allo standard di riferimento. La sedentarietà ci porta ad assumere più di quello che bruciamo e così prendiamo peso. Fame nervosa, palestre chiuse e tentazioni sempre a portata di mano lavorando in casa, ci hanno portato in questo ultimo anno ad ingrassare in media dai 4 fino ai 5 chilogrammi.

Dieta in zona rossa: i consigli della nutrizionista per il cambio di stagione
La nutrizionista Carmen Zedda conferma che la prolungata chiusura delle palestre e lo smartworking continuativo hanno compromesso le abitudini anche di chi aveva uno stile di vita sano e un regime alimentare corretto e controllato: "Lo stress determinato dall'incertezza, dai vari passaggi fra zone che cambiano colore, dalla casa che è diventata ufficio e anche aula ha certamente degli effetti. La fame nervosa, la diminuzione del movimento e tutte le tentazioni nella dispensa fanno il resto".
Conferma dunque la tendenza a un aumento di peso in questi ultimi mesi? Un problema più maschile o femminile? "Sì, molti miei pazienti lamentano un aumento di peso e una sensazione di gonfiore. Gli uomini si lamentano del girovita e della pancia, mentre il problema più sentito delle donne è la ritenzione idrica. La sedentarietà ci porta ad assumere più di quello che bruciamo e così si prende peso".
Lo stress da pandemia influisce sul nostro rapporto con il cibo? "Ovviamente sì. E' cambiata la nostra vita, il nostro modo di socializzare e per molti anche di mangiare: adesso che lavoriamo da casa abbiamo a portata di mano tutto il cibo che vogliamo, anche le merendine dei bambini...Quello che ho notato è che anche le persone che avevano uno stile di vita sano fatto di movimento e alimentazione equilibrata adesso si trovano in difficoltà. Si è rimasti con abiti morbidi da casa per settimane e quando si provano dopo tanto tempo dei jeans, ecco che non entrano più! La nota positiva è che non si aspetta di accumulare troppo, vedo che in generale si cerca una soluzione subito".

E le soluzioni quali sono? Una dieta non va ad aggiungere ulteriore stress? "Intanto cercare di muoversi il più possibile come possiamo: una cyclette, degli esercizi a casa, qualche attrezzo e un tappetino su cui fare allenamento. Per quanto possibile, fare una camminata. Sul fronte nutrizione, la bella stagione in arrivo ci porta tanta frutta e verdura buona e ricca di vitamine. Una dieta nel senso di privazione aggiunge stress allo stress, ma ci sono delle buone pratiche che non costano molta fatica. Direi che sono fortemente da evitare i regimi estremi che si trovano anche online e che promettono miracolosi risultati in pochissimo tempo: non esiste una dieta magica. Cominciamo dalla dispensa magari, visto che è da lì che parte tutto: preferiamo una spesa fatta di cibo non molto elaborato, idem per l'asporto e il delivery: se possiamo scegliamo bene cosa mangiare e quanto. Il vantaggio dell'ordinare a casa è che la porzione è quella e non si va oltre. Ovviamente se ne ordina la quantità giusta!".
Alimenti sì e alimenti no? "Bene quelli non grassi e semplici: sì all'olio extravergine di oliva, alle carni magre e alle uova. Consiglio di introdurre i legumi a chi ha tempo di cucinare e abbinare frutta e soprattutto verdura. Con la frutta non esageriamo visto che può avere anche molte calorie. Suggerisco l'arancia, che è anche fonte di vitamina C e quindi fa bene al sistema immunitario. Sì ai kiwi e anche alle fragole, che stiamo già vedendo al supermercato".
L'occhio vuole la sua parte e poi ci sono anche i cibi che "vanno di moda". Qualche altro suggerimento per scegliere il menù giusto? "Vedere un bel piatto colorato fa bene. Fra le pietanze di tendenza citiamo i pokè, che sia nella versione pesce che in quella a base carne è equilibrato. Bene con il riso nero o con il basmati o l'integrale. Una bella variante potrebbe essere l'aggiunta di germogli, alghe e avocado. Versione vegetariana magari con i ceci".
Suggerimenti sull'idratazione? "Bere è importante, cerchiamo di garantire all'organismo un litro e mezzo di acqua al giorno".
Opportunità che invece ci può dare la zona rossa? "Senza cene e aperitivi le tentazioni sono molto meno. Conosco molte giovani ragazze (fra i 16 e i 18 anni) che stanno approfittando di questo stop per adottare un regime più sano e lo vedo un fattore assolutamente positivo".

Coronavirus e lockdown: i consigli del nutrizionista
Chi invece non segue i consigli di professionisti del settore, può attenersi ai principi della dieta mediterranea, rispettando le tradizioni e mangiando giuste porzioni di ogni portata senza esagerare: consumare una porzione di verdura per ciascun pasto principale, spuntini a base di frutta fresca, yogurt, frutta secca o estratti di frutta e verdura evitando dolci e prodotti industriali, consumare cereali come pasta o pane preferibilmente integrali ma senza esagerare con le quantità consumare più frequentemente i legumi, spesso non troppo presenti sulle nostre tavole proprio a causa del poco tempo a disposizione per cucinarli.
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È preferibile mangiare: carne o formaggi stagionati 1-2 volte a settimana, pesce 2-3 volte a settimana,
uova affettati e formaggi freschi una volta a settimana.

Importante utilizzare poco sale e sostituirlo con aromi, spezie e limone per insaporire e utilizzare olio extravergine d’oliva..tb_button {padding:1px;cursor:pointer;border-right: 1px solid #8b8b8b;border-left: 1px solid #FFF;border-bottom: 1px solid #fff;}.tb_button.hover {borer:2px outset #def; background-color: #f8f8f8 !important;}.ws_toolbar {z-index:100000} .ws_toolbar .ws_tb_btn {cursor:pointer;border:1px solid #555;padding:3px} .tb_highlight{background-color:yellow} .tb_hide {visibility:hidden} .ws_toolbar img {padding:2px;margin:0px}


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