Benessere
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21/05/2021 09:34

Dieta ormonale per dimagrire: come funziona

La dieta ormonale ha l'obiettivo di correggere gli squilibri ormonali. Senza farmaci, ma attraverso gli alimenti

di Marco Troisi

Dieta ormonale per dimagrire
Dieta ormonale per dimagrire

La dieta ormonale ha quale obiettivo di correggere gli squilibri ormonali che derivano da alcune patologie tramite la scelta di alimenti adeguati allo scopo. In effetti gli ormoni rivestono un ruolo importante in molti dei processi fisiologici del nostro organismo. Ideatore di questa dieta è Thierry Hertoghe, un endocrinologo americano, secondo cui gli ormoni svolgono un ruolo preminente nel regolare le funzioni fondamentali per il nostro benessere e la nostra salute. Gli esperti sottolineano che esiste una stretta relazione tra ormoni e dieta. La dieta ormonale interviene su questi squilibri ormonali senza terapia farmacologica ma attraverso gli alimenti. Gli ormoni che possiamo definire come una sorta di messaggeri, sono in grado di accelerare il metabolismo oppure al contrario di rallentare il consumo di energia e la dieta a sua volta influenza anche gli ormoni. In questo senso gli esperti consigliano di consumare i pasti tenendo conto dell’attività endocrina. Ciò significa in termini pratici che la mattina quando è maggiore l’attività degli ormoni tiroidei che danno una bella sveglia al metabolismo è bene che sia abbondante, in modo che possiamo consumare più energia per tutta la giornata. La cena invece è meglio che sia leggera perché un eccesso di zuccheri rallenta l’attività dell’ormone della crescita e della melatonina. E’ poi importante masticare bene i cibi per favorire la digestione e essere rilassati senza avere fretta o ansia perché il cortisolo, l’ormone dello stress, facilita l’accumulo dei grassi e quindi del peso.
Riguardo agli ormoni più importanti, l’insulina si produce dopo un pasto da parte del pancreas per compensare l’aumento dei livelli del glucosio nel sangue. Se la secrezione non è sufficiente c’è un aumento dei livelli degli zuccheri nel sangue.
Gli ormoni tiroidei (T3 e T4) invece hanno un effetto nello stimolare il metabolismo in generale.
In questa dieta non propone quindi un modello alimentare valido per tutti in quanto bisogna riequilibrare gi ormoni tenendo conto della esigenza specifica di ciascuno.
Gli ipertiroidei dovranno assumere alimenti che contengono iodio ad esempio pesce e alghe, selenio contenuto nei cereali e carne per stimolare il metabolismo degli ormoni tiroidei. Vanno limitati invece broccoli, cavoli e soia che aumentano il fabbisogno dello iodio.
In caso di obesità bisognerà tenere conto del tipo di obesità da trattare. L’obesità androide o a mela che interessa soprattutto gli uomini, si ha quando il grasso si accumula a livello addominale e su braccia e spalle. L’ideatore di questa dieta osservò che soprattutto la mattina i soggetti con questo tipo di obesità tendono ad avere livelli di cortisolo alto, il che favorisce l’aumento dei livelli del glucosio nel sangue. In questo caso la colazione dovrà essere a base di proteine e non carboidrati per non aumentare ulteriormente il livello degli zuccheri nel sangue.
L’obesità ginoide o a pera riguarda perlopiù le donne. In questo caso per l’effetto degli estrogeni l’adipe si accumula su fianchi glutei e cosce. Questo tipo di grasso non favorisce le malattie metaboliche tuttavia è più difficile da trattare. In questo caso bisognerà evitare di consumare carboidrati la sera perchè si trasformano facilmente in grasso che l’organismo accumula come riserva energetica. La dieta in linea generale dovrà essere povera di grassi.
I diabetici invece dovranno consumare soprattutto alimenti proteici quindi carne pesce uova e legumi e limitare i carboidrati quindi pasta pane e frutta.

Menù della dieta ormonale
Il menù di questa dieta, pur tenendo conto dei vari profili, è perlopiù iperproteico e ipocalorico. Presenta in questo senso degli elementi in comune con le diete low carb che promettono di perdere peso in poco tempo riducendo drasticamente l’apporto dei carboidrati. Senza alcuna pretesa di esaustività vi proponiamo di seguito un menù tipo di dieta ormonale a titolo di esempio, in quanto solo il vostro medico di fiducia può formulare una dieta adatta al vostro caso tenendo conto di tutti i fattori ormonali.
Consideriamo un menù tipo per obesità ginoide
colazione: fiocco d’avena con un cucchiaino di miele
pranzo: 250 grammi di pesce o cena scelta oppure legumi o due uova accompagnati da verdure a scelta oppure 150 grammi di riso cereali o pasta integrali
cena: pasto proteico più verdure. Prima della stessa potete fare un antipasto con qualche noce senza esagerare perché è un alimento calorico e un pezzo di formaggio.
Nel caso delle donne in menopausa l’alimentazione prevedrà anche il consumo di alimenti che contengono fitoestrogeni, ad esempio la soia e frutta secca.
Per ottenere il miglior risultato è importante che ogni pasto rispetti le giuste proporzioni tra carboidrati, grassi e zuccheri. Mangiar poco ma spesso poi per mantenere sempre attivo il metabolismo. Sì agli alimenti che compongono fibra integrale.
E’ bene anche dormire almeno 8 ore notte perché la qualità del nostro sonno incide sulla produzione degli ormoni tiroidei.
Passiamo almeno mezz’ora all’aria aperta per favorire l’equilibrio tra la serotonina e il cortisolo che è l’ormone dello stress, perché si sa che quando siamo stressati tendiamo mangiare di più.