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Glicemia alta? I frutti che devi assolutamente evitare

La frutta deve essere assunta con regolarità, se possibile lontano dai pasti. Ci sono tuttavia dei frutti che sono sconsigliati se soffrite di glicemia alta

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La glicemia alta è una condizione patologica pre-diabete che può provocare squilibri della salute. Come il diabete, essa si cura passando dalla tavola. Ci sono dei frutti assolutamente da evitare.
Il diabete è una condizione che influisce sulla nostra vita di tutti i giorni 1 dal momento che per la sua gestione ci impone, oltre che l’assunzione quotidiana di farmaci sotto prescrizione medica, il dover adottare un modello di vita assolutamente salutare, basato sull’attività fisica, su una corretta alimentazione e la lotta allo stress. Innanzitutto la pratica dello sport, in particolare di tipo aerobico come per esempio il nuoto, la corsa o il tennis, aiuta il nostro organismo nei suoi meccanismi di autoregolazione. Anche se talvolta non è possibile impegnarci in vere e proprie attività sportive, è fondamentale effettuare lo stesso un’adeguata attività fisica, come può essere anche semplicemente una camminata, praticata quotidianamente. Per una corretta gestione un ruolo primario è rivestito dall’alimentazione, che deve essere adatta per la nostra condizione. La glicemia alta si cura passando dalla tavola e ci sono dei frutti a cui bisogna necessariamente rinunciare.

La frutta gioca un ruolo fondamentale nell’alimentazione
Glicemia alta? I frutti che devi assolutamente evitare
La frutta deve essere assunta con regolarità, se possibile lontano dai pasti.
Un consiglio importante è di alternare i diversi tipi di frutta, scegliendo sempre quella di stagione, al fine di poter ottenere il massimo del risultato sia in fatto di nutrienti che di gusto.
Frutti come cachi, fichi, banane, uva, frutta secca, canditi e frutta sciroppata sono quelli che generalmente vengono sconsigliati alle persone che soffrono di diabete; da evitare anche yogurt alla frutta e succhi industriali. Questi contengono molto più zucchero e non fanno altro che aumentare la glicemia.
Allora che frutta mangiare? Tutte le altre, basta non esagerare. In particolare anguria, cantalupo per ottenere anche sali minerali. Ciliegie, pesche, mele e pere. Non esagerare con prugne e albicocche.
Gli alimenti consigliati, inoltre sono legumi, verdura, carne bianca o privata del grasso, pesce.
Il discorso della frutta si ricollega al fruttosio; se esso deriva da frutta e verdura, con moderazione non fa male. Ma se deriva da bevande oppure succhi di frutta allora si rischia.
Avendo un potere dolcificante doppio rispetto al glucosio, il fruttosio è spesso utilizzato dall’industria alimentare. Purtroppo non stimolando l’insulina non dà senso di sazietà e questo comporta un eccessivo uso di dolci.

Glicemia alta: cosa vuol dire?
L’iperglicemia è un termine medico utilizzato per indicare la presenza di elevati livelli di zucchero nel sangue rispetto ai valori normali. Valori normali di glicemia (glucosio nel sangue) sono compresi tra i 70 e i 100 milligrammi/decilitri dopo 8 ore di digiuno.
Si fa diagnosi di diabete quando i livelli di glucosio nel sangue a digiuno sono superiori a 126 mg/dl per almeno due volte. Nelle persone con glicemia a digiuno tra 101 e 125 mg/dl si parla di inizio di diabete. L’iperglicemia può, occasionalmente, essere presente anche in persone non diabetiche che hanno avuto diverse patologie come ictus e attacco cardiaco.
Nelle persone con diabete, l’iperglicemia deve essere accuratamente trattata con l’obiettivo di mantenere i livelli di glucosio nel sangue il più possibile vicino ai valori normali. È importante essere in grado di riconoscere l’iperglicemia, in quanto se non trattata, può causare gravi problemi di salute. Si possono avere degli episodi di iperglicemia sporadici, quelli non sono preoccupanti.
Del resto la componente ereditaria è una componente da non sottovalutare in caso di diabete. Se si ha in famiglia più di un membro si è propensi a svilupparlo. Perciò meglio tenere a bada l’iperglicemia nel corso della vita.
 


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