Una dieta con alimenti che non contengono il lievito può rivelarsi utile in caso di sintomi fastidiosi quali gonfiore addominale o comunque una sensazione di pesantezza alla pancia. Altri sintomi in caso di intolleranza al lievito sono mal di testa, stanchezza e difficoltà digestive. In alcuni individui si può manifestare anche diarrea o stipsi, flatulenza nausea e vomito. La diagnosi deve essere sempre fatta da uno specialista perchè sono sintomi che potrebbero far pensare ad altre patologie quali la sindrome del colon irritabile e la celiachia. Infatti non avrebbe senso andare a eliminare tutta una serie di alimenti senza avere prima una diagnosi precisa e va individuato anche il percorso da seguire sempre da parte dello specialista, una volta che è stata diagnosticata un'intolleranza al lievito e quindi a tutti gli alimenti che lo contengono.
Molti sono in effetti gli alimenti fermentati da lieviti e batteri, per cui non si sono da eliminare di punto in bianco perché ciò andrebbe a determinare anche una carenza nutrizionale. La nostra alimentazione in effetti comprende molti alimenti fermentati che derivano dal lievito di birra, lievito naturale o lievito madre. In effetti se dobbiamo seguire una dieta senza lievito in commercio ci sono molti prodotti senza lievito, per cui abbiamo alternative valide.
La dieta senza lievito
Seguire una dieta senza lievito significa eliminare per almeno un mese i seguenti alimenti: quelli conservati, tutti i prodotti da forno quindi pizza, pane pasticcini, torte, biscotti, formaggi stagionati e freschi, salsa di soia, bevande alcoliche, o fermentate, funghi sia freschi che sott'olio.
Dieta senza lievito: menù tipo da seguire per un mese
Gli esperti prima della colazione consigliano di bere un bicchiere d'acqua tiepida con un succo di limone perché questo favorisce l'attività intestinale. Per colazione una tazza di tè verde o un caffè d'orzo con delle fette biscottate oppure uno yogurt di soia con della frutta fresca. Se siete abituati a consumare il pane a colazione potete scegliere prodotti privi di lievito come il pane azzimo o le gallette di riso o mais.
Come spuntino da fare metà mattina o a metà pomeriggio dei cracker o grissini oppure dei succhi di frutta fresca di stagione
A pranzo del prosciutto crudo o bresaola con contorno di patate lesse condite con olio di oliva extravergine, oppure un piatto di pasta riso orzo cereali a scelta condito con del sugo al pomodoro.
A cena carne a scelta accompagnata da verdure e del pane azzimo oppure un minestrone di verdure oppure ancora del merluzzo al vapore con insalata di pomodoro.
Per eliminare questi sintomi di intolleranza al lievito occorrono almeno due mesi, tuttavia già dopo due settimane se notate degli effettivi miglioramenti potete reinserire nella dieta la frutta purché non sia particolarmente zuccherina, le patate, anche qualche prodotto di panificazione ad esempio la pizza, ma non più di una volta settimana e purché sia fatta in casa con lievito naturale o comunque a lenta lievitazione. Quindi si procederà gradualmente a reintrodurre tutti gli altri alimenti perché la dieta per l'intolleranza al lievito non può che essere momentanea.