Benessere Dieta della pelle

Skin fasting, la dieta per la pelle che spazza via ogni skincare

Tenendo ben presenti le raccomandazioni dei dermatologi su questa pratica, si parla di una sorta di digiuno intermittente applicato alla pelle che deve essere fatto per un breve periodo di tempo, ma non in maniera totale.

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Che cos’è e quando provare lo skin fasting per la pelle
La filosofia? Smettere per un certo periodo di tempo di dare benefici alla pelle, in modo che produca da sola ciò di cui ha bisogno.
Una skincare più che minimalista per capire le esigenze del nostro corpo
Da quando è nato, nel 2019, lo Skin Fasting - che letteralmente significa "digiuno della pelle" - ha raccolto proseliti in tutto il mondo. La filosofia è smettere per un certo periodo di tempo di dare benefici alla pelle, in modo che produca da sola ciò di cui ha bisogno. Ironia del destino lo Skin Fasting è nato in Giappone, patria del layering e della beauty routine in sette step, ma poi si è diffuso ovunque.

Skin fasting, la dieta per la pelle che spazza via ogni skincare
Negli ultimi due anni, come sappiamo, la skincare ha avuto una vera e propria impennata: tutti, o quasi, siamo più sensibili al tema ed esperti di ingredienti e prodotti, ma questa abbuffata di sieri e creme potrebbe addirittura essere controproducente e aver bisogno di uno stop. Infatti, la nuova tendenza nella cura della pelle agisce decisamente in sottrazione: lo skin fasting è letteralmente il digiuno per la pelle. Proprio come accade in alcuni regimi alimentari particolari, si mette in stand-by il nutrimento per più o meno tempo per ritrovare il proprio equilibrio e fare una sorta di reset. Infatti, mettere a stecchetto l'epidermide potrebbe aiutare a ritornare al suo stato originale e riavviarsi, per poi funzionare nuovamente alla perfezione. Questo sistema è molto utile nel caso in cui abbiamo la pelle stressata o irritata, magari a causa di nuovi in prodotti introdotti nella routine, ma anche quando semplicemente sentiamo di avere esagerato.

Skin fasting, come farlo
Ci sono sostanzialmente due modi per fare lo skin fasrting.
Il primo prevede un'eliminazione totale dei prodotti da un giorno all'altro: lo shock costringerà la pelle a essere resiliente, ovvero trovare la capacità di reagire per riparare eventuali lesioni e ritrovare la condizione ottimale. Questo cambio repentino farà sì che lo strato corneo protettivo possa essere ricostruito, soprattutto se siamo reduci da sfoghi o altri problemi momentanei. L'altro metodo, invece prevede che il digiuno venga fatto in maniera graduale, eliminando un prodotto alla volta: questo è l'ideale per individuare con precisione la reazione a ciascun componente della routine e ciò che non fa per noi.
Che cos'è lo skin fasting?
Con "digiuno" si intende anche l’eliminazione di solo alcuni step della skincare routine considerati extra, come l’olio o l’essenza
In generale poi, la parola parola "digiuno" ha diverse interpretazioni: c'è chi elimina tutto, mantenendo esclusivamente la detersione, necessaria per eliminare olio e sporcizia accumulati sul viso ma anche il makeup, e chi invece preferisce mantenere una skincare super minimalista, a base di crema idratante e spf, o addirittura esclusivamente quest'ultimo. Per capire in quale direzione andare, il segreto è ascoltare attentamente la propria pelle, le esigenze che ha e i segnali che ci manda. Stesso discorso per quanto riguarda la durata: si può avere bisogno di un digiuno di qualche giorno come di settimane. Si prosegue finché la pelle non è completamente ricostituita e compatta, senza mai arrivare a segni di sofferenza né a provare fastidio. Ci vuole un equilibrio e capacità di adattamento.
Quando evitare lo skin fasting
Lo skin fasting non è per tutti. Pelli secche, intese come prive di nutrimento, e molto sensibili potrebbero trarne molto giovamento, poiché una tregua potrebbe aiutare a ritrovare il proprio naturale benessere. Al contrario, sulla pelle grassa potrebbe essere controproducente, così come per chi soffre di problemi come acne, eczema e rosacea, tutti disturbi che necessitano creme ad uso topico. Per quanto la pelle possa sentirsi appesantita o irritata, in questi casi mai eliminare tutto improvvisamente, potrebbe peggiorare la situazione: prima di agire, meglio consultare un dermatologo senza mai saltare gli step essenziali.
Perché la pelle sia sana e bella, infatti, ci sono passaggi, prodotti e principi attivi che non possiamo sacrificare: "La detersione rappresenta il primo step fondamentale per una corretta cura del viso: sono importanti i prodotti specifici che consentono di eliminare sporco e smog dalla pelle per conservarla in buono stato ed evitare la comparsa di inestetismi e comedoni. Il secondo step è quello dell’idratazione, basta una crema o un siero a base di attivi specifici anti-age e sebo regolatori, da applicare su tutto il viso senza dimenticare collo e décolleté. Terzo passaggio, immancabile, è stendere una protezione solare alta, per ridurre e prevenire l’invecchiamento della pelle causato dai raggi UV", continua la dermatologa Fulgione.

La protezione non andrebbe mai eliminata, anche quando decidiamo per il digiuno totale, poiché i danni del sole sono irreversibili
Dunque, non esiste un solo metodo per fare il digiuno della pelle, è una sorta di detox da personalizzare in base alle proprie esigenze, ottimo quando siamo un po' confusi sulla correlazione tra skincare routine e il non raggiungimento dei risultati sperati. Tornare alle origini è sempre un'ottima idea, così come mettere il nostro corpo e il nostro benessere al primo posto.
 


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