Benessere Sindrome da rientro

Stress da rientro: 10 mosse per gestire la tanto temuta post vacation blues

Come riconoscere la "sindrome da rientro", una condizione di malessere psichico e fisico che colpisce molti lavoratori al rientro dalle ferie

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Come riconoscere la "sindrome da rientro", una condizione di malessere psichico e fisico che colpisce molti lavoratori al rientro dalle ferie
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Sei milioni: questo il numero degli italiani che soffrono di stress da rientro. Non si tratta di una vera e propria patologia ma di quella improvvisa condizione di disagio, spossatezza e depressione che sopraggiunge al relax del meritato riposo. Può manifestarsi con sintomi fisici come mal di testa, dolori muscolari, spossatezza, disturbi del sonno; sintomi cognitivi come scarsa concentrazione e programmazione, e sintomi emotivi come agitazione, ansia, irritabilità.

Stress da rientro: 10 mosse per gestire la tanto temuta “post vacation blues”
La "sindrome da rientro" non è una vera e propria patologia, è un malessere generale, una condizione di disagio. Le vacanze sono la medicina naturale per riprendersi dallo stress lavorativo, ma poi piombiamo troppo velocemente nel temibile rientro dalle vacanze, e in questo periodo molti italiani soffrono della “sindrome da rientro”: non si tratta di una vera e propria patologia ma di un malessere generale, una condizione di disagio che sopraggiunge alla fine delle ferie estive e si manifesta con la difficoltà a riadattarsi ai ritmi frenetici della routine quotidiana e lavorativa. Un susseguirsi di impegni e scadenze prendono il posto dei ritmi più rilassati classici dell’estate. L’Istat ha rilevato che lo stress da rientro colpisce il 35% della popolazione, con maggior incidenza tra i 25 e i 45 anni. Viene definita anche “post vacation blues”, una sindrome diffusa, uno stato emotivo che è facile riconoscere sulle chat, sui post dei social network e in mezzo a noi. Addirittura può manifestarsi con sintomi fisici come mal di testa, dolori muscolari, spossatezza, disturbi del sonno; sintomi cognitivi come scarsa concentrazione e programmazione, e sintomi emotivi come agitazione, ansia, irritabilità.
Esistono rimedi pratici e strategie che possono aiutare a gestire la fine delle vacanze, il rientro alle responsabilità e il malessere che ne consegue? “Dal punto di vista psicanalitico, con il rientro dalle ferie il principio del piacere si scontra con il principio di realtà che subentra con il ritorno alla vita quotidiana: sappiamo bene che la vita non può essere un’eterna vacanza, ma il contrasto tra la vacanza appena finita e il quotidiano ci fa sentire ancora di più il peso della frustrazione. Quest’anno, tra l’altro, ancora in clima da pandemia, il rientro sul luogo di lavoro rappresenta un fattore di stress, non solo per la difficoltà di adattamento alla routine ma anche per la preoccupazione per la propria salute, e magari per la fine del periodo di smart working” afferma Paola Arangio.

Ecco, di seguito, una TOP di 10 consigli per un rientro dalle ferie ottimale:
Riprendere sì, ma con calma. Ѐ opportuno abituarsi con gradualità ai ritmi cittadini rientrando, se possibile, qualche giorno prima, e ricominciare così a “prendere le misure” piano piano con le proprie abitudini, orari, o la gente che ci circonda.
1) "Dormire molto e bene, evitando di passare dalle 8-10 ore di sonno del periodo vacanziero alle 6-7 che ci si concede al rientro. Eventuali problemi di insonnia vanno affrontati aiutandosi con un bagno caldo la sera o con una tisana;
2) Abituarsi con gradualita', rientrando dalle vacanze alcuni giorni prima della fine delle vacanze per poter tornare senza un impatto brusco alle temperature e ai ritmi cittadini. Se possibile, anche il lavoro andrebbe ripreso gradualmente;
3) Fare movimento, soprattutto se le ferie sono state 'attive': fare attivita' fisica, infatti, aiuta a diminuire lo stress e a riposare meglio;
4) Seguire un'alimentazione corretta. Il cervello ha bisogno soprattutto di zucchero, percio' ben vengano, senza esagerare, i carboidrati semplici (saccarosio, miele, confetture, frutta) e quelli complessi (pane, pasta, riso e cereali). La melatonina contenuta nella buccia dei chicchi d'uva, ad esempio, puo' essere un valido aiuto all'umore;
5) Stare alla luce del sole. Il passaggio dalla luce del sole in spiaggia a quella artificiale dell'ufficio puo' mettere sotto stress il corpo e la mente. Un consiglio: fare la pausa pranzo all'aria aperta;
6) Essere ottimisti. Fare pensieri positivi aiuta a ritagliarsi degli spazi di riflessione e a spostare l'attenzione su cosa desideriamo e sulle nostre capacita';
7) Prendersi delle pause frequenti di almeno 15 minuti ogni due ore per riattivare la circolazione e riposare gli occhi;
8) Niente tecnologia a letto. Non tenere in camera da letto ne' computer, ne' cellulare, ne' televisione, perche' il cervello potrebbe smettere di associare quella stanza al momento del sonno, considerandola alla stregua di un 'prolungamento' del salotto;
9) Tornare a scuola con gradualita'. Dopo tre mesi di vacanza, per i bambini e' ancora piu' importante tornare al ritmo della scuola gradualmente. Occorre dare al bambino il tempo di abituarsi alle lunghe ore che trascorrera' seduto.
10) Concedersi un weekend di relax. Finche' il tempo lo consente, dedicare il fine settimana al relax e alla famiglia come se le vacanze non fossero ancora finite, per ricaricarsi e iniziare al meglio la nuova settimana".
 


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