di Redazione

I padroncini iblei mercoledì sera avevano puntato sulla risoluzione della vertenza che aveva visto la categoria protagonista di un braccio di ferro col Governo. Non è un caso che molti di loro si trovassero già presso le piattaforme di confezionamento e commercializzazione sin dalle prime ore del pomeriggio. Segno che la percezione comune era che di lì a poco il muro contro muro si sarebbe sciolto. All’indomani della soluzione della vertenza si fa la conta dei danni.
Tra i prodotti ortofrutticoli, spiegano al mercato di Donnalucata, quello che ha subito meno i danni della mancata raccolta è il pomodoro rosso, complici le temperare rigide di questi giorni, che hanno contribuito alla sua tenuta. Diversa sorte è toccata invece al pomodoro verde, alle melanzane, alle zucchine, ai peperoni e ai cetrioli. Ieri mattina, alla ripresa dell’attività di mercato, dopo tre giorni di pausa forzata, i prezzi non hanno subito incrementi di rilievo. “I prezzi alla produzione erano sufficientemente alti prima del blocco –afferma un produttore- e solo i primi colli, conferiti nelle prime ore del mattino hanno subito un lieve impennata dei prezzi. Il dato più significativo è piuttosto un altro. Da qui a sabato la raccolta sarà doppia, per recuperare la merce deperibile e rifornire le piazze, siciliane e non, rimaste scoperte nella fornitura di ortofrutta”.
Non è possibile, al momento fare una stima dei danni lungo la fascia trasformata iblea, che rappresenta il cuore della zona ad alta vocazione ortofrutticola che da Pachino va fino a Licata.
Al mercato ortofrutticolo di Vittoria oggi è arrivata poca merce. “Il giovedì e il venerdì sono giorni di stanca, in cui le quantità conferite sono minime. Il carico più significativo sarà fatto sabato, per arrivare ai mercati del Nord lunedì. Per quella data attendiamo una impennata dei prezzi, ma in misura non prevedibile in questo momento, in termini percentuali. Oggi e domani lavoriamo sotto il regime normale, come del resto accade ogni settimana, e solo per rifornire i mercati dell’Italia meridionale. Certo, oggi il mercato è svuotato, non c’è merce, ed è ragionevole aspettarsi un aumento del prezzo alla produzione, ma solo a partire da sabato, il vero banco di prova, quando i Tir che caricano a Vittoria partiranno alla volta dei mercati settentrionali”. Chi tra i produttori ha subito più danni? “Tutti, tranne chi produce pomodoro rosso. Si tratta comunque di migliaia di produttori”.
Il settore dell’allevamento ha subito danni, ma nella media di quanto è accaduto per altri settori.
Il presidente dell’Aras, l’Associazione regionale allevatori Sicilia, Armando Bronzino spiega che “anche il settore lattiero-caseario e delle carni, con l’interruzione della filiera, ha subito danni e disagi. In particolare la consegna dei prodotti finiti ai punti vendita e del mangime agli allevamenti hanno messo in difficoltà la regolare articolazione commerciale e delle attività zootecniche”.
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