Economia
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04/04/2009 16:54

Boom di ipermercati. Addio bottega sottocasa

di Redazione

Alimentari sotto casa addio: il piccolo negozio tanto comodo dove comprare al volo latte o pane rientrando a casa, sta diventando sempre più una rarità. Di contro dilaga la grande distribuzione con crescite esponenziali a tre cifre al Sud. Ma in tempi di crisi, si affollano le bancarelle dei mercati rionali e mercatini e il commercio ambulante conosce una nuova prosperità. Questi, in sintesi, i risultati di un’analisi dell’ ufficio studi della Confcommercio sull’evoluzione della distribuzione commerciale e al dettaglio tra il 2002 e il 2008. Troppi costi di gestione, consumi in riduzione: i piccoli negozi di alimentari non ce la fanno e via via abbassano la saracinesca e al loro posto spunta una gelateria, o un negozio di abbigliamento. Ne sono spariti 11.500 in sette anni, soprattutto nelle regioni del Nord, nonostante nello stesso periodo la popolazione italiana sia cresciuta di 2 milioni di persone. Reggono invece i non alimentari o gli alimentari non specializzati, tanto da far segnare al piccolo dettaglio un aumento di oltre 5 punti percentuali. A crescere di più, tra le varie tipologie, i negozi di abbigliamento e calzature, farmacie, distributori di carburante e – a sorpresa – i tabacchi (4.500 unità in più), nonostante il divieto di fumo nei locali. In calo invece elettrodomestici ed elettronica, a causa di per una ristrutturazione in atto che li vede trasmigrare verso i grandi aggregati commerciali. Tiene invece la realtà degli ambulanti, cresciuta di 35mila unità dal 2002 al 2008 (quasi la metà concentrati al Sud), contando oggi oltre 160.000 punti vendita. Il commercio ambulante resta un elemento fondamentale del panorama commerciale nazionale, confermandosi “un canale di vendita rilevante sia dal punto di vista numerico sia sul piano del servizio reso ai consumatori – evidenzia l’indagine – attraverso i mercati quotidiani e settimanali, le fiere, i chioschi isolati, i posteggi a rotazione, tutti canali di acquisto largamente utilizzati dalle famiglie”. In tempi di crisi è proprio il mercatino a essere il più gettonato. E se spariscono gli alimentari sotto casa, risulta invece dinamica la crescita di piccoli supermercati e discount la cui consistenza aumenta in tutto il Paese (+11,6%), in modo particolare al Centro (+20,6%) e al Sud (+11,5%). Così pure i minimercati hanno preso da qualche anno a prosperare, per la loro dimensione intermedia tra la grande distribuzione e il piccolo negozio, comunque collocati in un’area di vicinato. A gennaio 2008 erano oltre 5.000 concentrati soprattutto nelle regioni del Nord. Non si arresta il dilagare di supermercati e ipermercati: +27,2% in 7 anni con oltre 1.800 nuovi insediamenti soprattutto al Sud e la formula vincente si conferma quella di “Tutto sotto un unico tetto”; la crescita media nazionale in questi anni è pari al 37% ma diventa a tre cifre nelle regioni meridionali (Calabria +199,6%, Sicilia 184,8%, Molise +187,3%).