di Redazione
PALERMO, 3 FEB “Non credo che la strage di via
D’Amelio sia solo di mafia”. L’ha detto, deponendo nel processo
sul depistaggio delle indagini sulla strage di via D’Amelio,
l’ex pm Nino Di Matteo che fece parte del pool che indagò
sull’attentato. Di Matteo, ora componente del Csm, ha aggiunto:
“Il depistaggio cominciò con la scomparsa dell’agenda rossa” di
Borsellino. “E le indagini sul diario del magistrato ha
rivendicato Di Matteo partirono già il 20 luglio del 1992, il
giorno dopo l’attentato”.
“E’ chiaro che l’agenda rossa non può essere sparita per mano
di Graviano. Il mio impegno era finalizzato a capire per mano di
chi fosse sparita. Abbiamo fatto il possibile per accertarlo,
anche scontrandoci con reticenze bestiali sulla presenza di
esponenti delle istituzioni nel luogo dell’attentato. Da qui
sarei voluto ripartire per tante altre cose”, ha aggiunto.
© Riproduzione riservata