di Redazione
Milano, 26 set. La Banca Popolare di Milano e i sindacati hanno sottoscritto importanti degli accordi sull’architettura generale del welfare aziendale e per l’accesso al Fondo di solidarieta’ di categoria. Gli accordi si legge in una nota dell’istituto si inquadrano nell’ambito della fusione con il Banco Popolare e del piano strategico 20162019(presentato al mercato lo scorso 16 maggio) che prevede, tra l’altro, complessivi 1.800 esuberi tra le due compagini societarie. In coerenza con quanto indicato nel piano, la realizzazione della fusione, la cui approvazione dovra’ essere approvata dall’assemblea del prossimo 15 ottobre, consentira’ di accedere su base volontaria al Fondo di solidarieta’ a un massimo di 585 dipendenti del gruppo Bpm, che avranno maturato i requisiti pensionistici entro il 31 dicembre 2022. L’accordo relativo al Fondo prevede, inoltre, che gli aderenti beneficino di un trattamento economico pari all’85% della retribuzione netta e quattro date di accesso (giugno e dicembre 2017 e giugno e dicembre 2018). Gli oneri e i benefici economici sono allineati a quelli complessivamente stimati nell’arco di periodo del piano strategico, ricompresi tra i costi e le sinergie da integrazione. Per quanto riguarda i costi, si segnala, che saranno contabilizzati interamente nel bilancio 2016. .
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