Giudiziaria
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15/06/2025 14:41

Bruciò vive la madre e la sorella, dichiarato socialmente pericoloso

È capace di partecipare al processo

di Redazione

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Vittoria – È stato riconosciuto incapace di intendere e volere al momento del fatto, socialmente pericoloso ma capace di partecipare al processo. Si tratta di Wajdi Zaoudi, 31 anni, che nella notte tra il 12 e 13 giugno del 2024 ha incendiato l’abitazione di famiglia in piazza Unità a Vittoria, uccidendo, per le gravissime ustioni riportate, la madre Mariem Sassi 55 anni e la sorella Samah, 34 anni. Si salvarono il padre Kamel 57enne e la sorella più piccola, la 19enne Omaima.

Aveva cosparso di liquido inammabile la camera da letto dei genitori, il corridoio e l’ingresso dell’abitazione. Wajdi Zaouadi si trova attualmente recluso in una sezione speciale del carcere di Siracusa ed è stato sottoposto a perizia psichiatrica su richiesta di incidente probatorio da parte del difensore, l’avvocato Giovanni Ascone. Il giudice per le indagini preliminari di Ragusa, Gaetano Di Martino, ha sentito il professore Eugenio Aguglia ordinario di Clinica psichiatrica all’Università di Catania, perito del Tribunale che ha definito socialmente pericoloso il 31 enne, incapace di intendere e volere al momento del fatto ma capace di partecipare al processo.