di Redazione
Modica – E’ rimasto intrappolato per circa 2 ore tra le lamiere della sua auto finita in un canalone, con la temperatura a meno 4°, rischiando il congelamento delle mani e riportando varie contusioni ed escoriazioni.
Una vicenda che avrebbe potuto avere i toni della tragedia quando un ventisettenne modicano con la propria auto e finito nel canalone che costeggia la Via San Silvestro Rassabia.
“Il ribaltamento dell’auto – spiega Vittorio Rubino, il padre della vittima – è avvenuto poiché sull’ asfalto si era formato uno strato di ghiaccio. Al momento dell’ incidente non esistevano ai bordi dell’arteria strumenti utili ad evitare di finire giù. Alcune transenne leggere si trovavano in fondo al canalone da circa un mese perché travolte dalla furia delle ultime piogge che sono state recuperate e posizionate 36 ore dopo l’ incidente”. Del resto poche transenne non avrebbero potuto minimamente arginare il peso di un’autovettura che scivolava sull’asfalto ghiacciato. Il veicolo ha subito ingenti danni ma, cosa più preoccupante, sono le conseguenze che avrebbe potuto avere il giovane. La Via San Silvestro Rassabia è una strada praticamente impercorribile nonostante sia assai trafficata da un centinaio di residenti. E’ auspicabile che siano, almeno, montati dei guard rail per poterla mettere in sicurezza. “Lanciamo l’ennesimo appello agli amministratori comunali – incalza Rubino – perché mettano finalmente mano al più che ventennale problema della sistemazione dell’arteria, ancora sterrata e per lungi tratti impercorribile con normali mezzi di trasporto. Essa è pericolosissima, peraltro, perché si trasforma, nel periodo delle piogge, in un vero e proprio fiume in piena per via del difficoltoso convogliamento delle acque nell’alveo del torrente, raramente scerbato, che fiancheggia l’arteria”.
Una vicenda che avrebbe potuto avere i toni della tragedia quando un ventisettenne modicano con la propria auto e finito nel canalone che costeggia la Via San Silvestro Rassabia.
“Il ribaltamento dell’auto – spiega Vittorio Rubino, il padre della vittima – è avvenuto poiché sull’ asfalto si era formato uno strato di ghiaccio. Al momento dell’ incidente non esistevano ai bordi dell’arteria strumenti utili ad evitare di finire giù. Alcune transenne leggere si trovavano in fondo al canalone da circa un mese perché travolte dalla furia delle ultime piogge che sono state recuperate e posizionate 36 ore dopo l’ incidente”. Del resto poche transenne non avrebbero potuto minimamente arginare il peso di un’autovettura che scivolava sull’asfalto ghiacciato. Il veicolo ha subito ingenti danni ma, cosa più preoccupante, sono le conseguenze che avrebbe potuto avere il giovane. La Via San Silvestro Rassabia è una strada praticamente impercorribile nonostante sia assai trafficata da un centinaio di residenti. E’ auspicabile che siano, almeno, montati dei guard rail per poterla mettere in sicurezza. “Lanciamo l’ennesimo appello agli amministratori comunali – incalza Rubino – perché mettano finalmente mano al più che ventennale problema della sistemazione dell’arteria, ancora sterrata e per lungi tratti impercorribile con normali mezzi di trasporto. Essa è pericolosissima, peraltro, perché si trasforma, nel periodo delle piogge, in un vero e proprio fiume in piena per via del difficoltoso convogliamento delle acque nell’alveo del torrente, raramente scerbato, che fiancheggia l’arteria”.
Saro Cannizzaro
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